Andiamo a incominciare

Basta fare un giro al mercato.
Già gli occhi si riempiono di colori, colori di pomodori e peperoni, caldi, rossi e carnosi come certe labbra che si offrono senza vergogna, ma anche caldi come il giallo di pani appena sfornati, sotto la cui crosta si indovina una tenerezza nuova.
E la verdura? ci offre tutte le tonalità dei verdi, che raccontano sommessamente di prati e di orti, innaffiati da uomini tranquilli in maniche di camicia, durante silenziosi tramonti.
Come si fa a non amare il cibo? Semplice, basta non amare gli umani.

lunedì 27 settembre 2010

Coccini di fegatini di pollo

Ricetta riscoperta di recente, toscana, per la quale ci vuole ovviamente il solito pane toscano raffermo di quattro giorni. Aspetto impaziente i commenti della mia collega blogger Tamara.
La roba che ci vuole è (dose per 10 crani): pane 6 etti, fegatini di pollo 3 etti, cipolla mezz'etto, prosciutto crudo grasso 80g, brodo 200 cc, l'erba salvia. Un pugno di funghi secchi (per favore sceglili uno per uno!) e un tubetto di concentrato di pomodoro.
Usiamo una padella discretamente grande, tipo saltiera.

Comincia facendo i crostini di pane spessi mezzo centimetro. Che andranno tostati, in forno o sulla griglia.
Fai la cipolla a fettine e il prosciutto lo triti grossolanamente, li fai appassire con l'olio al calore della candela (per così dire), poi aggiungi i fegatini, nettati e privati delle colecisti, i funghi ammollati nell'acqua fredda, la salvia e regoli di sale e di pepe.
Dopo aver fatto rosolare per qualche minuto tira fuori tutto dalla padella, butta via la salvia, trita  finemente il composto e lo rimetti nel tegame, con il brodo e  tre cucchiai di concentrato di pomodoro. Ancora qualche minuto fino ad ottenere una salsa densa e amalgamata da mettere nei coccini con dentro la candelina (quelli che tutti usiamo per la “bagna cauda”), serviti su un piatto con vicino i  crostini caldi.
Se fai questo piatto come antipasto andrà bene per dieci, servito con un ciuffo di insalata di campo condita e eventualmente con due fette di finocchiona.
Se lo fai come secondo potrà bastare per quattro.
La ricetta l'ho presa da un famoso, almeno per me, libro che usano alla scuola alberghiera, il "Gentili".
Per una intima sera autunnale, con amici a cui vuoi veramente bene, inzierai con questo piatto che sortirà grande effetto, anzi affetto.
Bon appetit!!

4 commenti:

  1. Ciao Euge!
    Questa è una ricetta fantastica della mia terra e in ogni casa che vai trovi una ricetta diversa e per ora non ne ho trovate di non buone :-)...
    quella che faccio io, e che mi ha insegnato mia nonna, è un po' diversa da questa tua versione: prevede l'uso di fegatini, cipolla, brodo, capperi, acciughe e un po' vin santo... il procedimento della ricetta è simile al tuo e alla fine accompagno la salsa con dei crostini caldi... mia nonna ivece bagnava il pane nel brodo :-)
    ciao e a presto
    Silvia

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  2. Ciao!
    Grazie per il commento. In effetti l'aggiunta dell'accoppiata "capperi e acciughe" mi sembra interessante, sostanzialmente al posto di "prosciutto e funghi", credo di capire.
    Il vin santo ho come l'impressione di averlo dimenticato ;-)
    ciao, a presto
    euge

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  3. che bella ricetta...me la voglio
    col tuo permesso segnare...e li faro'
    quanto prima..Grazie!!

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  4. Allora aspetto un commento dopo l'assaggio!
    Ciao
    euge

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