Andiamo a incominciare

Basta fare un giro al mercato.
Già gli occhi si riempiono di colori, colori di pomodori e peperoni, caldi, rossi e carnosi come certe labbra che si offrono senza vergogna, ma anche caldi come il giallo di pani appena sfornati, sotto la cui crosta si indovina una tenerezza nuova.
E la verdura? ci offre tutte le tonalità dei verdi, che raccontano sommessamente di prati e di orti, innaffiati da uomini tranquilli in maniche di camicia, durante silenziosi tramonti.
Come si fa a non amare il cibo? Semplice, basta non amare gli umani.

sabato 4 settembre 2010

Crostatina di pesche

Un bel dessert, un po' impegnativo, ma solo un po'.
Il complimento più gradito è stato: "mi ricorda la mia infanzia", ed è questo il motivo per cui lo pubblico.
Questa foto è come l'ho fatto iersera

Ingredienti:
farina di grano tenero 00, 190 grammi, 20 grammi di cacao amaro in polvere, 75 g di zucchero a velo, 120 grammi di burro, un bianco d'uovo o albume che dir si voglia, sei amaretti morbidi di Sassello da grattuggiare, tre etti di marmellata di pesche senza zucchero, tre pesche, le più buone e più dolci che trovi, un cucchiaio di farina di mandorle, un pizzico di sale.

Allora: qua ci vuole veramente il mixer o l'impastatrice, è tutto più semplice.
Ci versi: 175 grammi di farina  (occhio che non è tutta, ne devi lasciare 15 grammi), il burro freddo fatto a dadini, tutto il cacao, 60 grammi di zucchero a velo (anche qui ne devi lasciare 15) e il sale. Giri a bassa velocità fino a che non si fanno le bricioline.
A questo punto versi uno o due cucchiai di acqua ghiacciata e frulli fino a ottenere una palla omogenea. La metti nel sacchetto e la sbatti in frigo, almeno mezzora ma anche 2, 3, 4 o 5 ore. Ah ah ah ah, ne viene che te la puoi preparare in anticipo.

Adesso ti dedichi alle pesche. Le devi scottare in acqua bollente, diciamo un tre minuti, non farle spappolare, le sbucci (io non le sbuccio perché la buccia mi piace troppo!) e le tagli a spicchi, o a fettine, o a cubetti, a otto, come più ti piace  :-)


Ritorniamo alla nostra frolla al cioccolato. La tiri fuori dal frigo, la stendi e ci rivesti lo stampo. La dose dovrebbe servire per uno stampo rettangolare da 30x10, ci puoi rivestire anche i bordi. Mi raccomando: non dimenticare i buchetti.
Adesso ci spalmi sopra la marmellata.
Poi ci sbricioli sopra gli amaretti, se proprio gli amaretti ti fanno schifo: granella di mandorle, o nocciole, anche.
Dài che sei quasi a tiro: ci devi ancora mettere sopra le pesche.
In forno a 180 °C per tre quarti d'ora.
L'ultimo quarto d'ora lo impieghi per la guarnizione, lo so, è una seccatura, però l'effetto è carino.

Monti l'albume con i 15 g di zucchero a velo, unisci i 15 g di farina e le mandorle in polvere.
Trasferisci il tutto nella sac a poche (io uso quelle usa e getta). Ai tre quarti d'ora tiri fuori la crostata dal forno e ci fai la guarnizione: strisce, grate, cuoricini, triangoli, frasi tipo tanti auguri, old fellow, stròzzatici ecc ecc
Altri 15 ma forse anche 20 minuti di forno, buttaci un occhio a quindici minuti e se la frolla non ti pare cotta lasciala ancora un po', sono cose che dipendono dal forno di ciascuno.
Questa ricetta l'ho letta su un recente Sale e Pepe.

2 commenti:

  1. L'ho fatta anche io! Presa da Sale e Pepe, che riserva sempre delle belle sorprese!
    Mi ha dato tante soddisfazioni...anche se quelli che hanno gradito di più sono stati i miei amici ;-)
    Cate

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  2. In effetti le ricette di Sale e Pepe non sono male!
    Ciao

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