Andiamo a incominciare

Basta fare un giro al mercato.
Già gli occhi si riempiono di colori, colori di pomodori e peperoni, caldi, rossi e carnosi come certe labbra che si offrono senza vergogna, ma anche caldi come il giallo di pani appena sfornati, sotto la cui crosta si indovina una tenerezza nuova.
E la verdura? ci offre tutte le tonalità dei verdi, che raccontano sommessamente di prati e di orti, innaffiati da uomini tranquilli in maniche di camicia, durante silenziosi tramonti.
Come si fa a non amare il cibo? Semplice, basta non amare gli umani.

domenica 5 settembre 2010

Maiale in agrodolce

Caro amico/amica,
se non sbaglio questo è il primo "secondo piatto" che pubblico, ma non ho voglia di sfogliare tutto il blog, è già abbastanza lungo.
E' in un certo senso un omaggio a quel ragazzo inglese, Jamie Oliver e la sua "scuola di cucina", che ha della cucina la mia stessa idea, e in essa mette tutto il suo entusiasmo. Tanto di cappello!
Iersera l'ho preparato e, mutatis mutandis, non mi è dispiaciuto proprio per niente.
Certo che non è proprio così semplice come lo racconta lui.

E' un piatto unico, per una cena per due persone.
Un etto di riso basmati, quello profumato, e un etto di filetto di maiale a cranio, tagliato a cubetti.
Un cucchiaino colmo di "5 spezie". Qui cominciano i problemini: le "5 spezie" che vendono nel Regno Unito non le trovi a Genova (ma se chi mi legge le ha trovate è pregato di dirmelo): dovendo fare di necessità virtù mi sono arrangiato con il Garam Masala che avevo comperato al Suk fatto al Porto Antico.

Faccio un copia incolla da Wikipedia:
"Il garam masala è una mistura di spezie tipica della cucina indiana e pakistana: il significato del nome è spezia calda, bollente, anche nel senso di piccante.
Viene preparato tostando, macinando e miscelando alcune spezie tra cui la cannella, i semi di cumino, il coriandolo, i baccelli di cardamomo, i chiodi di garofano, i grani di pepe nero e la curcuma, ma ne esistono molte varianti, sia tradizionali che commerciali o casalinghe".
Quello che avevo io si è rivelato molto profumato ma non molto piccante.

Una cipolla rossa da fare a cubetti (sic!!, ma come si fa, non è materialmente possibile!), mezzo peperone rosso e mezzo peperone giallo da fare a pezzettini, due spicchi di aglio e un pezzetto di zenzero, entrambi da fare a fettine sottili, un peperoncino secco, un mazzetto di coriandolo fresco (stamattina ho tempo da perdere, altro copia incolla):

"Numerosissimi gli impieghi culinari del coriandolo. Entra nella preparazione di alcuni salumi, insaporisce carne, pesce e verdure, ma profuma anche biscotti, confetti e il panpepato; i semi vengono utilizzati come spezia. Questi sono meno piccanti delle foglie, sono dolci con un lieve sapore di limone. Macinati, i semi di coriandolo costituiscono l'ingrediente principale del curry e del garam masala. Le foglie, in Oriente, sono utilizzate al posto del prezzemolo. Nella città di Monte San Biagio il seme di coriandolo viene usato per condire l'impasto della salsiccia".

Olio di arachide, un cucchiaino di Maizena, 2-3 cucchiai di salsa di soya, un ananas intero, da fare a fette e da conservarne il sugo, 2 cucchiai di aceto balsamico, due cucchiaini di semi di sesamo.

Partenza.
Intanto ti cuoci il tuo riso, lo scoli e lo conservi al caldo nella pentola coperto da un foglio di alluminio.
Il filetto lo fai a cubetti di 2 centimetri e, ricoperto dal tuo Garam Masala, lo salti nel wok (o saltiera, dài, va bene lo stesso) con l'olio di arachide. Quando è bello dorato lo metti da parte, su qualcosa di bucato così può scolare l'olio in eccesso.
Adesso ti prepari l'ananas e triti il coriandolo, anche gli steli, conservandone qualche fogliolina.

Dài una pulizzata alla padella con un foglio di scottex, ci ributti un altro po' di olio di arachide e quando è rovente ci sbatti a saltare la verdura, segnatamente: la cipolla, i peperoni, le fettine di aglio e zenzero, il peperoncino intero così poi riesci a eliminarlo, il coriandolo. La ricetta dice "saltare due minuti". La mia esperienza è un po' di più, i peperoni devono almeno ammorbidirsi.
Qui ti puoi fermare. Cioè fin qui puoi preparare il piatto prima, anche un'ora o due. Poi, quando è arrivato il momento giusto, fai riprendere calore.
Adesso versi il cucchiaino di maizena (addensante, non ha sapore) e la salsa di soia, questa sì che ha sapore!
Un minuto, non di più. Adesso, che sei alla fine, aggiungi l'ananas, il suo brodo, il maiale rosolato e l'aceto balsamico. Uno spruzzo di pepe nero. Devi solo aspettare che la salsa si addensi.
Metti il tutto nei piatti, sbatti il riso nella saltiera così prende un po' di sugo, spruzzi qualche semino di sesamo, decori con le foglioline di coriandolo che avevi gelosamente conservato.
Ecco la mia interpretazione:

2 commenti:

  1. Come ritrovo il mio caro amico Eugenio in queste descrizioni.... Mi sembra di vederti mentre me lo spieghi a voce.
    Questo è il primo dei miei commenti e con questo ti do il benvenuto nella blogosfera che sicuramente ti sorprenderà e ti prenderà.
    Il resto....in privato.
    a presto
    Anna

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  2. mio marito me l'ha cucinato stasera...c'ha messo pochissimo tempo e ha eliminato solo alcuni ingredienti che sà che io non gradisco (peperoncino-salsa di soia)...ERA BUONISSSSSIMOOOO!!!!

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