Andiamo a incominciare

Basta fare un giro al mercato.
Già gli occhi si riempiono di colori, colori di pomodori e peperoni, caldi, rossi e carnosi come certe labbra che si offrono senza vergogna, ma anche caldi come il giallo di pani appena sfornati, sotto la cui crosta si indovina una tenerezza nuova.
E la verdura? ci offre tutte le tonalità dei verdi, che raccontano sommessamente di prati e di orti, innaffiati da uomini tranquilli in maniche di camicia, durante silenziosi tramonti.
Come si fa a non amare il cibo? Semplice, basta non amare gli umani.

venerdì 30 settembre 2011

Strozzapreti con la rucola

Questa cosa degli strozzapreti (meglio detti strangugliaprièviti) ha sempre stuzzicato la mia curiosità. Mi immaginavo grassi prelati, pelati, seduti a tavole imbandite, con i bottoni della tonaca unti dal cibo colato dalla bocca, insomma, intenti ad abbuffarsi: sennò come fai a strangolarti? Ci potrebbe essere anche un seguito: una volta che il reverendo di turno si sia "strangolato" ecco che compare un gigantesco cameriere che, con grande naturalezza, gli somministra la manovra di Heimlich, che chi non la conosce se la va a leggere qui, che impara anche qualcosa di utile: Heimlich.
E il prete, già cianotico, dopo un attimo riprende, come se niente fosse, la precedente attività......

Sia ben chiaro: non voglio offendere nessuno, ci mancherebbe, sono stato (internato) otto anni in una scuola di preti. E' comunque vero che questa pasta non si chiama strozza-architetti o strozza-postini, quindi: nomen omen, nel nome il destino.

Fra l'altro ci sono un sacco di diversi tipi di pasta che hanno questo nome: quella che io oggi ho cucinato è questa

Il fattore comune è che sono tutte piuttosto impegnative per la digestione.
Qusta di oggi ha voluto un buon quarto d'ora di cottura, più la saltata.

La ricetta è presa dallo stesso libro da cui ho tratto quella dei Corzetti, e a cui vi rimando.

Scalda la tua saltiera e quando è rovente butti la cipolla di Tropea tagliata a fettine sottili sottili, per il lungo, e subito dopo l'olio, la ricetta dice quattro cucchiai, io un po' di più, dodici. Quando la cipolla ha preso il colore e si è ammorbidita butti i pomodori tagliati (a quarti) e uno spicchio d'aglio tagliato a fettine sottili.
Riguardo il pomodoro oggi ho scelto i Piccadilly, su consiglio del verduriere, che non si è sbagliato. A proposito del Piccadilly vedi: Piccadilly
Regola di sale e pepe  e fai cuocere fino a che i pomodori iniziano ad ammollarsi: è questo il momento di aggiungere uno o due mazzi di rucola e di farli appassire per un minuto. Unisci infine un mestolino di acqua della pasta e la tua salsa è pronta e il mio commensale, consolazione del suo papà, mi ha dato almeno 9,5/10.
Bon appetit



p.s. ho messo, come promesso, anche la foto con la divisa, per chi oggi non ha riso abbastanza. Cercatela
euge

giovedì 29 settembre 2011

Oggi solo questa

che non è una ricetta di cucina ma è comunque una buona ricetta............



mercoledì 28 settembre 2011

I Corzetti

Bisognava pur cucinare qualcosa, mi mancava quell'ansia davanti ai fornelli.
 La situazione del periodo impone scelte veloci, ma, come sempre, oculate.
Ho scelto i Corzetti, perchè non li avevo mai cucinati e perché, se andate a vedere nei miei libri di cucina, avevo messo una provvidenziale orecchia a una pagina del nuovo libro sulla pasta, che trovate al numero 111, "La geometria della pasta, forma perfetta salsa perfetta".


I Corzetti, per chi non li conosce sono raccontati bene qui: Corzetti
Si tratta di sciogliere un po' di burro, io ne ho sciolto 74 grammi, che sono il pezzo che mi ha dato il negoziante del Mercato, e, quando inizia a sfrigolarre, di buttarci dentro un etto di pinoli, chè possano tostare. Occhio a non bruciarli, devono solo prendere il colore e cedere il sapore. Quando sonbo ben colorati ci buttiamo dentro la maggiorana.
Sulla maggiorana c'è da fare un piccolo discorso: condivide con l'origano questa strana proprietà per cui l'aroma aumenta, ma tanto, se è secca. Per cui io l'ho messa secca, tutt'al più se non ce l'hai secca ne metti un mazzetto intero di fresca. Ma non deve starci tanto la maggiorana, pochi secondi.
Allunghi infine con un po' di acqua della pasta.
Scoli, salti i corzetti col tuo sugo e spargi a larghe mani il parmigiano.

Mormorii di approvazione.........

lunedì 26 settembre 2011

Peperoni ripieni di cus cus

Questa ricetta l'ho letta per la prima volta alla fine di luglio, nel blog di Chiara, "La voglia matta", che è un signor blog, non è una cosa casareccia come il mio. Me la sono segnata, ci ho ripensato due o tre volte e ieri a mezzogiorno l'ho fatta.

La ricetta è qui: Peperoni ripieni di cus cus
Non c'era alcun bisogno di provarla, è, come ho detto a Chiara, una splendida ricetta che mi ricorda una lontana vacanza a Corfù. Ed è in sè perfetta perchè ha il dono della semplicità. Naturalmente l'ho fatta, come tutto ormai, di corsa, e non ho usato il mio cus cus solito. Comunque anche con quello "qualsiasi" viene bene. A qualcuno gli ingredienti potranno sembrare pochi ma il loro stare insieme ha comunque un perchè. Vi sconsiglio vivamente di aggiungerne, forse potreste, ma dopo lunga riflessione, sostituirne qualcuno.
Ma feta, olive e basilico sono difficilmente sostituibili.
Naturalmente, come potrete vedere dalla foto, il cappellotto si è bruciacchiato..... non era il mio solito forno.
Grazie ancora Chiara!

giovedì 22 settembre 2011

Marco Polo 1 - A scuola, finalmente

Non è ancora a pieno regime ma è passato abbastanza tempo per scrivere quattro idee e impressioni.

Sono seduto vicino a una finestra, il muro mi protegge un po', e guardo il quartiere di Sturla e in lontananza il ponente della Liguria, dove tramonta il sole (eh sì, io faccio la scuola serale). Mi sono portato la mia attrezzatura fotografica perchè speravo, fra un'ora e l'altra, di trovare un attimo per immortalare questi rossi tramonti, pare d'essere ancora d'estate, e il silenzio perfetto dell'aula combacia con il silenzio della sera, e, anche se sei felice, ti sale un po' di malinconia, come l'Amica di Nonna Speranza, andatevelo a rileggere qui, è molto più carino di come ve lo ricordate         
L'Amica di Nonna Speranza

è la stessa malinconia, mista di piacere e di incertezza del futuro.

Ovviamente non ho avuto il coraggio di chiedere il permesso di fare una foto, e farla di straforo mi sembrava un'ottima mossa per dare una cattiva impressione.
Ma non temete, care/i Lettrici/ori, arriverà anche la foto, specie per chi non è genovese e non riesce proprio a immaginarsela.

Comunque la scuola è incominciata, fra una serie di piccole difficoltà, tutte risolte una dopo l'altra.
Il Preside ha fatto un pistolotto iniziale in cui si è raccomandato alcune cose che, dice Lui, non dovrebbero neanche dirsi a "noi grandi", capelli corti, niente piercing, la barba perfettamente rasata (ohimè!) niente trucco pesante, non si fuma, non si telefona. Devo dire che mi sento più giovane, e mi piace parecchio.
E i miei compagni? Siamo in ben ventisei e io, manco a farlo apposta, sono il decano, ah ah. Non mi sono ancora svelato, perchè sono un timido e ho bisogno di un po' di tempo di "rodaggio" ma so bene che, quando sarà il momento di entrare in cucina, in un attimo si sarà tutti amici, e solidali.
Oltre ad alcune Madri di famiglia, che immagino appassionate quanto me, ci sono due o tre giovinotti italiani e poi la stragrande maggioranza è composta da ragazze e ragazzi di lingua spagnola, perchè sono per lo più sudamericani. Sono carini da morire, e ti suscitano tutti grande tenerezza, anche perchè, e questo un po' mi ha stupito, hanno l'aria di voler davvero imparare qualcosa, e si impegnano. Quando io andavo a scuola, circa un terzo di secolo fa, passavo le giornate a chiaccherare, se ero lì, altrimenti ero al biliardo........
Sono più o meno tutti ragazzi che lavorano o lavoricchiano già, arrivano già stanchi alle sei di una giornata passata dietro un bancone o una cucina, e sperano in cuor loro che questa scuola gli dia la possibilità di migliorare un poco le loro faticose vite. Auguri, ragazzi, con tutto il mio cuore. E, giorno dopo giorno, dato che a me piace raccontare le persone, vi studierò, cercherò di capirvi e, come mi sarà possibile, di esservi vicino.

La scuola ha poi anche aspetti comico-grotteschi che meritano di essere citati.
Qualcuno dei miei lettori mi conosce di persona, per cui riderà di gusto.
Iersera ho scoperto che, per mettere anche solo un piede in Laboratorio (vulgo: cucina) ci vuole la divisa perfetta, come la vogliono loro, che c'è voluta una buona mezzora a sviscerare questa divisa in ogni suo più minuto dettaglio. E vabbè, me la compero, ci mancherebbe, del resto questa Scuola insegna la cucina "professionale" e la divisa ci potrà ben stare (sempre che abbiano la mia misura).
Stasera, con terrore misto a singulti di riso represso,  ho scoperto che, dato che c'è un insegnamento (di indirizzo, e quindi importante) di sala/bar, mi dovrò comperare la divisa da cameriere. Non credo che riuscirò a trattenermi dal farmela semplicemente addosso dal ridere quando me la vedrò addosso, sarò troppo buffo, pantaloni neri, scarpe nere, calze nere, cintura nera (I Dan?)...............mi verrebbe voglia di mettere la foto qui ma non ne avrò il coraggio: solo per pochi intimi.

Per stasera finisco le trasmissioni, spero che qualcuno abbia avuto la solidarietà di prepararsi quello che ho postato e mangiato oggi......
Buonanotte

Fretta, fretta, fretta ............

E' incominciata la scuola, gli impegni si accumulano, un po' devo lavorare per chi mi dà lo stipendio: il tempo per cucinare si assottiglia terribilmente.
Quindi il mio post di oggi è: piatto unico in 5 minuti.
Non deve essere giudicato come se fosse un piatto a cui ho dedicato tempo e attenzione ma solo come un tentativo, in quei 5 minuti, di evitare di attaccarsi ai salumi e ai formaggi, che poi sono le cose più buone da mangiare quando non puoi/vuoi cucinare. Ma non fanno troppo bene.

Quindi: 70 g cus cus, quello del commercio, non quello solito della Palestina, 80 cc di acqua scaldata nel microonde. Mezza confezione di lenticchie marchio Coop scolate, una confezione di salmone in olio di oliva marchio Coop rotto in piccoli pezzi: non è male, praticamente è bollito. Le mie erbette di Provenza. Un filo del mio olio evo. Un cucchiaino della mia capuliata (vedi post). Niente sale perchè ci ho messo un paio di cucchiai di salsa di soya.
Fine. Altri cinque minuti per mangiarlo, con quel pane di Triora che anche dopo una settimana si può ragionevolmente tagliare.
Lo so, non è un granché, ma come antipastino, che è l'etichetta che gli metto, non mi sembra poi così da disprezzare.
Nell'ambito del "fare in fretta" la foto l'ho fatta col telefonino.





Stasera ci sarà un post più ampio sulla scuola.
Per ora buon pomeriggio.
euge

domenica 18 settembre 2011

L'arrosto di tacchino, sic et simpliciter

Ho ordinato un arrosto di tacchino, perchè faccio sempre l'arrosto di manzo e qualche piccolo cambiamento bisogna ben farlo.
Oggi mi appresto ad incominciare e scopro che nel pacchetto l'arrosto di tacchino è una grossa fetta di (petto di) tacchino, la qual cosa mi ha lasciato un attimo sconcertato.
Ho dovuto fare di necessità virtù, e sono rimasto così soddisfatto che la ricetta la condivido qui.
Sulla fetta ci ho appoggiato sopra qualche fetta di prosciutto cotto e cinque o sei foglie di erba salvia, poi l'ho arrotolata e l'ho legata. L'ho maneggiata con un po' di olio e poi l'ho avvolta di erbe di Provenza bio, che mi ha regalato Pia (grazie!).
Dopodichè ho fatto il mio solito arrosto morto: rosolato in padella con l'olio e successivamente cotto, a fuoco basso e incoperchiato, aggiungendo alla bisogna solo altro olio. Mi sono aiutato con la sonda perchè il tacchino non è il manzo, l'ho spento a 70 °C.
Affettato e ricoperto del suo olio filtrato col colino. Veloce e di ottimo sapore.
L'ho accompagnato con le patate alla Jamie Oliver (vedi post di lunedì scorso) fatte all'origano.
Anche i Yorkshire pudding non ci stavano male.
E questo è il mio piattino:

giovedì 15 settembre 2011

Girando girando siamo in più d'uno a pensarla così

Mi collego idealmente al post di ieri.
Mi piace citare uno Chef che ha un ristorantino in Alto Adige, e che presto visiterò......


".... Eppure è proprio sui prodotti genuini e di stagione che si gioca tutto: la scelta accurata degli ingredienti diventa misura di ogni cosa, nobilitarli anziché svilirli è l’arte o la scommessa di ogni giorno. Questo il principio alla base della mia filosofia culinaria, che peraltro non ruota solo attorno ai piatti regionali,  ma riserva ampio spazio anche alle creazioni personali, seppure ispirate alla mia terra d’origine".

Sembra che l'abbia detto io, ah ah ah

invece è Herbert Hintner, che rare volte ho visto sul Gambero Rosso ma che sono bastate a fissarmelo in testa.

Il sito dove potete andare a vederlo e a conoscere il suo ristorante è questo:
Ristorante Zur Rose              


per oggi accontentatevi
euge

mercoledì 14 settembre 2011

La minestra col pesce

Stasera ho messo in pratica quelle poche idee che guidano il mio cucinare, e non ho sbagliato. Semplicità e ingredienti quelli migliori che trovi.
La ricetta non è una mia idea originale, sarei un bugiardo e mi metterei nella condizione di farmi criticare: l'ho vista in televisione qualche mese fa, l'ho covata per un po' e stasera è "esplosa".

Uscito dal lavoro sono andato al mercato e mi sono comperato: due cipolle ramate di Montoro (provincia di Avellino, forse più buone delle Tropea che io comunque adoro), un mazzo di carote fresche, un bel mazzo di prezzemolo, una testa d'aglio di Nubia (provincia di Trapani), tre piccoli zucchini, due pomodori maturi maturi, una patata, che avevo in casa, coltivata a Belnome (provincia di Piacenza) dal mio amico Angelo, il timo ce l'avevo in casa, un mezzo sedano e,infine, un'adeguata fetta (tre etti circa) di pesce spada: ero partito con l'idea della pescatrice ma lo spada, pescato nei mari dell'Elba, mi è stato detto, è risultato perfetto. Tre panini di pasta dura. Un pacco di pasta di Gragnano, mista corta  per minestra, questa qui



Arrivato a casa ho incominciato a lavorare e ho fatto relativamente presto, 40 minuti.
In pentola sono andati via via a soffriggere (dalle più dure alle più morbide): le cipolle affettate, le carote tagliate in quattro per il lungo e poi a pezzetti di circa 5 cm, uno spicchio d'aglio intero, la patata, in pezzettini anche lei, il sedano affettato e anche con un po' di foglie, gli zucchini tagliati come le carote, il pomodoro a pezzettini.
 Tre rametti di timo e un po' di prezzemolo tritato.
Eccola, la mia base, dove si vedono le verdure e come le ho tagliate:













Poi ho buttato l'acqua appena necessaria a cuocere quell'etto e mezzo di pasta che avrei buttato alla ripresa del bollo. Un po' di sale, forse in questo caso sarebbe giusto pesarlo, dieci grammi per litro di acqua.

La pasta voleva 10-12 minuti di cottura: agli 8 minuti ho buttato i cubetti che mi ero fatto della trancia di spada.
Al fondo del piatto ho messo una fetta di pane di pasta dura, così da assorbirsi il brodetto.

Tutto qui, e non è veramente una ricetta difficile! Ma che profumo e che fragranza! Solo cose naturali e,per quanto mi sia possibile, le migliori reperibili sul mercato.
La giovine donna che condivide ormai da tempo il mio desco mi ha detto: "Un piatto da ristorante", e se lo è sbafata alla grande. E non solo è sincera ma, come tutte le maestre, severa.

Per cui stasera posso dichiararmi soddisfatto: fra un po' arriverà il primo attor giovane e lo potrà gustare a temperatura ambiente, secondo me ancora meglio.
Ecco il piatto finito:









E chi ha detto che le minestre non sono buone!!!!!!!!

Quale è il post più letto?

Può sembrare strano ma è l'arido elenco dei libri di cucina di euge, che raggiunge una stratosferica quota di ben 443 contatti.
Ecco perchè l'ho aggiornato stasera, con gli ultimi acquisti e regali, per un totale di 150 volumi.

lunedì 12 settembre 2011

La cucina di Jamie Oliver

Adoro Jamie Oliver!
Non so i miei lettori ma io lo adoro. E per un semplicissimo motivo, perchè guardandolo cucinare ti trasmette passione e voglia di imitarlo, e lo fai e hai dei buoni risultati.........

Come ho già scritto mi sono comperato, con la scusa del 31 agosto, una ventina di libri di cucina, che dopo sfogliati si sono rivelati taluni carini, taluni splendidi (quello di Bocuse, sopratutti) e taluni beh....... farò un esempio: lo Chef Davide Oldani è uno Chef grandissimo, perchè è giovane, perchè ha fatto la scuola dai migliori, perchè ha creato un grande ristorante e soprattutto perchè ha un concetto di "squadra" bellissimo, e che averlo realizzato è la parola magica per "lavorare bene e insieme ogni giorno". Però sfogliando le ricette del suo libro a me ha dato la misura della mia pochezza culinaria e mi ha fatto anche venire la paura che non sarò mai uno Chef! All'età che ho non è che mi posso mettere a girare il mondo...... ho come la paura che il mio ristorantino resti un sogno...

Jamie Oliver invece ti tira su. Quel programmino che fa sul Gambero Rosso, un pranzo in 30 minuti è fortissimo. E' ovvio che i trenta minuti funzionano se cucina lui, ma io in un'oretta me la sono cavata e ho imparato anche due o tre cosette che non dimenticherò facilmente.

Non posso descrivere tutto il pranzetto per filo e per segno, vi elenco soltanto il menù con qualche piccola chiosa:

1 - filetto di manzo alle erbe aromatiche, affettato su un letto di senape e salsa di rafano
ho imparato che si può avere una buona idea del grado di cottura toccando con il dito la carne e giudicandone la cedevolezza (certo, col termometro a sonda sono più tranquillo, però non posso portarmelo in cartella  ;-).
Quando è pronto lo metti nel piatto coperto da un foglio di alluminio e da una picagetta (vulgo: strofinaccio).


2 - patate rosse in padella
Jamie fa una prima cottura in acqua e quando i pezzi (2 cm circa) sono ammorbiditi le scola e le fa raffreddare. Dopodiché le ributta in padella assieme a aglio incamiciato, rosmarino, una noce di burro e, udite udite, un po' di buccia di limone, e le fa finire di cuocere. Delizia è parola che non comprende appieno la bontà del piatto.

3 - carote glassate
per me altra novità, da ripetere quanto prima. La ricetta comunque pari pari è sul libro di Bocuse, per cui nessuno può dire che Jamie Oliver non abbia studiato i grandi maestri.
Le carotine pulite bene le metterai nella casseruola e le ricopri a filo di acqua. Aggiungi sale, timo, olio, la solita noce di burro, due foglie di alloro e due cucchiaini di zucchero.
Portarle a cottura significherà far consumare l'acqua a fuoco dolce. Una scossa alla fine le avvolgerà di quella specie di caramello che si è formato, ecco perchè "glassate". In tavola con sale e limone e ancora qualche erbetta.

4 - Yorkshire pudding
come poteva mancare in questa classica cena inglese? Anche se sono italiano mi viene da dire "altro che pane!"
Nel frullatore versi una tazza di farina, una tazza di latte, un uovo intero, un pizzico di sale. Frulli e riempi gli stampini dove hai messo un cucchiaino d'olio. In forno a 220 °C, controllare la cottura senza aprire!

 5- salsina per il filetto
Qui Jamie Oliver supera sé stesso. Una salsina da farne un secchio, da tenere lì, va bene con tutto. Ma soprattutto strafacile. Le dosi non le voglio volutamente dare.
Affetti cipolle rosse e funghi champignon, se lo ritieni in parti eguali, e li rosoli nella padella dove hai levato il tuo filetto, aggiungi un cucchiaio di farina e quando è tutto asciutto butti un bicchiere di vino rosso. Termini la cottura allungando con un po' di brodo fino a quando avrai la consistenza desiderata.

La foto del filetto stasera, quando arrivo a casa: per intanto godetevi il raccontino.
A presto

Ecco le foto:
i pudding
 
e il filetto:

mercoledì 7 settembre 2011

Tortino di spinaci

Stasera metto anche una ricetta "vera", che faccia un po' da contrappeso all'ultimo "pasticcio".

L'ho recuperata dal blog "diario di cucina", che dovete tutti andare a vedere perchè ci sono un sacco di cose interessanti.
http://diariodicucina.blogspot.com/2011/09/mangiaspinaci.html
La ricetta è questa, è inutile ricopiarla.

Io l'ho fatto stasera e ho fatto qualche piccola modifica, non sostanziale. Sono d'accordo che la panna dà compattezza ma stasera non l'ho messa, c'è ancora troppo caldo. Ho messo un po' di più di Emmental. Mi sono anche permesso di cambiare lo zenzero in polvere con lo zenzero fresco, l'avevo per l'altra ricetta!
Per il resto l'ho fatto uguale ed è risultato di grande soddisfazione.I semini di papavero sono una gioia per gli occhi, non li abbandonerò più.
Grazie!

Cus cus al profumo di zenzero e cipolle in agrodolce

Ho già fatto due prove, e mi sto a poco a poco avvicinando al risultato che voglio.
E' anche questa una mia pensata, con tutti i limiti che hanno le mie pensate.
Tre cose compongono  questo piatto:
1 - le cipolle in agrodolce
non ho avuto tanta pazienza: una veloce scorsa in rete e ai miei libri (ma domani forse mi arriva il libro di Bocuse!!, assieme a tanti altri, di cucina ovviamente, che ho ordinato per fruire dello sconto che finiva il 31 agosto - li metterò nell'elenco, state tranquilli - ) non mi hanno aiutato e quindi sono andato "a orecchio". Cinque Tropea a fette, diciamo 80cc di aceto bianco e un etto circa di zucchero. Ho un problema: ma le cipolle le devo prima passare con l'olio? Mah, l'altra volta le ho cotte direttamente nell'aceto e non erano tanto diverse da stasera, nel sapore.

2 - il cus cus
ormai uso solo quello della Palestina, che vende la Bottega Solidale.
[mi scuso dell'inciso ma non posso farne a meno: nel giro di 15 giorni il pacchetto da mezzo kilo è aumentato del 2,5%: che questo abbia qualcosa a che fare con la cosiddetta "manovra"? Forse penso male....]
E' sicuramente il più buono del commercio, ha bisogno di essere prima tostato e poi cotto con il doppio del volume di acqua (o brodo) ma il tempo perso lo restituisce in sapore. Ci ho buttato dentro, mentre cuoceva, qualche fettina di zenzero, perchè stasera era la sera dello zenzero....

3 - e qui casca l'asino
la mia idea era che insieme a queste due cose  ci stessero bene le cozze. E in entrambi i tentativi non sono rimasto contento del sapore finale. Lasciamo stare cozze e vongole. Qualcosa di dolce? Cubetti di rana pescatrice o gamberoni? (I gamberoni non li compero volentieri, penso che siano troppo cari, stasera al mercato erano a 56 euro al kilo), saltati con un po' di olio e tirati a cottura con lo champagne.......
Aspetto idee, consigli, critiche

Comunque il look è carino......

Perchè non c'è più la musica?




Il mio blog aveva una bella colonna sonora. Ho deciso, e dopo un anno mi era sembrato il momento giusto, di fare una colonna sonora nuova.
Sono quindici gorni circa, che soffro per questo motivo. La storia, per chi la vuol leggere, è questa.

Tanta è la musica che ho raccolto nel corso degli anni, brani di musica leggera che per me hanno un senso importante, e che hanno accompagnato momenti significativi, anche recenti. Mi piaceva condividerli.

E' successo qualcosa, in quest'anno, che non ho ben capito. Fatto sta che fare una nuova colonna sonora è risultata un'impresa impossibile. Mixpod si blocca: immaginavo che ci fosse un problema di copyright.
Allora mi sono detto: lasciamo stare le clip di Youtube, cui Mixpod si collega, userò un lettore da pagina internet, che si collega a un server dove ho messo le mie canzoni mp3.
Non ci sono malinconicamente riuscito......... ma non volevo gettare la spugna.

Ho fatto un ragionamento: se c'è un problema di copyright forse lo posso aggirare. Ho una sufficiente cultura di musica classica, non mi costa niente mettere insieme venti pezzi "belli", non i soliti, ma di musica classica non a tutti nota e capace di dire davvero qualcosa: se c'è un problema di diritti d'autore questi dovrebbero durare 50 anni, e mi risulta che Beethoven, Bach e Mozart, e anche Ciaikowsy e addirittura Sciostakovic ci abbiano lasciato da un numero maggiore di anni.
E allora sono ritornato a Mixpod. Ma anche così niente. Sono molto deluso, non so più che fare. La musica nel blog era bella.

Soluzioni (ripieghi, più che altro):
1 - metterò la mia playing list sui Goggledocs, e a chi sarà interessato glieli metto in condivisione. Meglio che un pugno in un occhio!
2 - faccio un CD mp3 e lo spedisco a chi me lo chiede, gratis e con tanti ringraziamenti.
3 - se qualcuno dei miei lettori mi desse una mano avrà eterna riconoscenza.

Eccola, la colonna sonora perduta, ho voluto metter quella di Fantasia di Walt Disney, che ben ricorderete


domenica 4 settembre 2011

Sera di fine estate

"C'era una volta.... un re, diranno subito i miei lettori.
E invece no, c'era una volta, un umido pomeriggio di fine estate, un dottore, che, sempre più stufo di fare il dottore, decise che quel giorno avrebbe creato qualcosa..... nella sua cucina, naturalmente, e col solito amore....."

L'incipit letterario ci voleva. In realtà ieri pomeriggio, assalito dalla noia, anche andare a fare la spesa aveva il fascino della novità (e sai che novità!).
Certo andare a fare la spesa per la settimana non aveva niente di che, ma l'idea di fare come Bocuse, di decidere il menù a seconda di quello che trovi al mercato, era già diventata una certezza. Purtroppo la Coop non è come il mercato di Collonges-au-Mont-d'Or ma qualche idea si può trovare sempre.

Problemi di euge:
1 - confondo il "creare" con "fare lo strano a tutti i costi"
2 - non sono capace (e per questo fra pochi giorni ritonerò sui banchi) ad accostare i sapori, non ho le basi, la natura non mi ha aiutato, c'aggia fà, per cui vado un po' per tentativi

Ho trovato delle bietoline, due mazzi. Cosa potrebbe stare bene con le bietoline? Pens e ripensa, gira che ti rigira, alla fine mi sono comperato UN LIME. Per favore non ridere
Poi mi sono comperato una bella trota salmonata, d'allevamento (mi è stato detto che provengono da Macerata, quindi, secondo le mie ricerche dovrebbero venire da Visso, ma le risorse internet sono scarse), o almeno bella di aspetto, comunque l'occhio non era male. Ultimamente ho l'idea che la limpidezza e la concavità dell'occhio del pesce che vuoi comperare ti raccontino meglio di altre cose quando è morto, ma questa è una delle mie solite idee un po' sballate.
Ho quasi finito, mi sono comperato anche un bel finocchio con tanta barba.......

L'esecuzione è incomiciata con le bietoline:le ho cotte al vapore e le messe nel frullatore, con un po' di acqua della loro cottura, un bicchiere, e un po' di olio evo buono, diciamo mezzo bicchiere, e due prese di sale. Ho aggiunto qualche strisciolina di buccia di lime, assaggiando volta per volta fino a quando il sapore fosse perlomeno riconoscibile. La mia crema è buonissima, me lo dico da me, chi mi è veramente affezionato deve provare a farsela.....
La trotella l'ho sfilettata (non lo faccio ancora benissimo, diciamo medio) e i due filetti sono stati infarinati con la farina di riso, che per il pesce ritengo perfetta (provare: frittura di pignolini!), e fritti in padella. Il mio piatto, non molto colorato in verità, l'ho fatto così: crema di bietoline al profumo di lime, filetto di trota salmonata e sopra un po' di barba di finocchio grossolanamente triturata.
Tutto buono, per me.
Spero soltanto di avere suscitato qualche curiosità....

a presto


giovedì 1 settembre 2011

Reginette "alla Nico"


Eccole, grandissime perchè, anche se fatte con i grandi classici della cucina italiana, sono comunque nuove, e profumatissime.
Grazie a Nico e Luisa che "me le hanno imparate".

Questo sughetto per la pasta, e le reginette ci stanno divinamente (e non oso pensare alla pasta fresca!), lo preparerai nel mortaio: incominci a pestare due pizzichi di sale grosso con mezz'etto di pinoli e, quando la cremina è pronta, aggiungi qualche pomodoro spellato e qualche fogliolina di basilico e gli dài un'altra bella pestata.
Versi tutto nella boulle e allunghi con l'olio evo, ma non un cucchiaino!
Quando le reginette saranno pronte le butti nella boulle e aggiungi il formaggio (e dico formaggio a ragion veduta, ognuno poi sceglierà se parmigiano o pecorino - euge: solo pecorino, naturalmente! -)
E godi, semplicemente e intensamente

p.s. il tempo di preparazione è: mentre cuoce la pasta, quindi zero.

Bon appetit


Torta alla yogurt

ieri l'ho fatta e sono rimasto contentissimo, ed ha avuto una buona accoglienza.
E' ua ricetta presa dal blog Giallo Zafferano, motivo per cui non sto a trascrivere la ricetta ma vi metto il link:
http://ricette.giallozafferano.it/Torta-fredda-allo-yogurt.html

I miei commenti sono proprio ridotti all'osso:
1 - questa torta è una variante di cheesecake, torta molto interessante nella sua storia e nelle sue variazioni regionali. Motivo per cui linkate qui
http://it.wikipedia.org/wiki/Cheesecake
e vi fate un'idea, anche in vista di personalissime variazioni, che sono poi "il sale" della cucina;
2 - i biscotti Digestive sono per me una piacevolissima scoperta;
3 - può darsi che 750 g di yogurt alla frutta e 300 g di panna montata possano sembrare, e a taluna sono sembrati, non troppo dolci: non farai altro che aggiungere un po' di zucchero a velo alla panna mentre monta, 25/50g;
4 - io ho usato uno yogurt albicocca-pesca, perchè mi sembrava un buon gusto: lo yogurt però era bianco: se si vuole una torta bella colorata o aggiungerai un po' di coloranti alimentari in polvere o prendi uno yogurt tipo frutti di bosco o ciliegia, il look secondo me ci guadagna;
5 - rispetto alla ricetta di partenza mi sono permesso di aggiungere un po' di granella di nocciole, che non ci è stata male per niente.
Tutto qui, è un bel dolce, estivo, fresco, e lo fai in frigo, non hai bisogno del forno, che è un valore aggiunto.
Eccolo:


E questa è la fetta impiattata: