Andiamo a incominciare

Basta fare un giro al mercato.
Già gli occhi si riempiono di colori, colori di pomodori e peperoni, caldi, rossi e carnosi come certe labbra che si offrono senza vergogna, ma anche caldi come il giallo di pani appena sfornati, sotto la cui crosta si indovina una tenerezza nuova.
E la verdura? ci offre tutte le tonalità dei verdi, che raccontano sommessamente di prati e di orti, innaffiati da uomini tranquilli in maniche di camicia, durante silenziosi tramonti.
Come si fa a non amare il cibo? Semplice, basta non amare gli umani.

lunedì 11 giugno 2012

Pasta con spinaci e fagiolini

Un po' è il periodo, in cui mi sento "creativo", almeno più del solito, un po' è la prima tranche delle ferie............
Ma non sono creativo! Ci mancherebbe. Diciamo che svuoto il freezer con buon senso e sono un ragazzo fortunato.

Ecco che quindi stamattina ho tirato fuori un mezzo chilo di fagiolini e un altro mezzo di spinaci. Anche la verdura surgelata ci guadagna, con la cottura al vapore, non dubitare.
Una volta ben strizzato il verde è finito nella saltiera, in cui erano già, belli caldi, l'olio, l'aglio (NON incamiciato), un mezzo peperoncino e qualche acciughina sott'olio.
Intanto che saltavano il frigo mi ha restituito un tubetto di triplo concentrato, a cui ho levato gli ultimi trenta centimetri: non sia mai detto che spinaci e fagiolini stiano male col pomodoro. Alla fine ho asciugato, e tostato, il tutto con una mega spolverata di pangrattato.
La pasta intanto lavora, ma questa volta l'ho cotta a risotto e dentro l'acqua della verdura.
Ho scelto i maccheroncini al pettine (che poi sono gargamelli) paglia e fieno marchio Coop fiorfiore, che essendo all'uovo cuociono anche rapidamente. Se li comprerete non guardate la tabella nutrizionale che è falsa e bugiarda, nel riquadro ove segnala che una porzione è 60 grammi. Tutte palle  ;-)
Se vuoi la spolverata di formaggio gratuggiato, anche se forse è meglio un filo di olio a crudo,magari forte, quello calabrese.
Per il resto sono rimasto piacevolmente sorpreso anche io, specie nella fase della digestione, che è stata rapida e indolore.
Per tutti questi motivi qui ve li sottopongo:


e anche la foto mi sembra discreta: si vede che sto imparando a usare il mio nuovo 25mm f 1,4.

Verdure in agrodolce

Càpita che ti trovi a mezzogiorno con poche idee, hai fretta e soprattutto hai in testa l'apericena della sera. E l'apericena ti ha fatto perdere anche due ore di vita al supermercato, e arrivi a casa stremato, e non c'è neanche tuo figlio a darti una mano con i pacchi della spesa.
Ebbene, anche in quel momento puoi avere un guizzo che ti permette di farti un piattino carino, e di rimetterti in pace col mondo, e di affrontare la preparazione dell'apericena pieno di entusiasmo. Ma questa è un'altra storia.

Due ingredienti: due peperoni, uno rosso e uno giallo, e un broccolo, stazionanti entrambi in frigo e desiderosi si uscirne. Il peperone ormai viene sistematicamente tagliato a fettine e messo in padella col sale per fargli dare l'acqua: è un trucco digestivo, molto efficace.
L'idea iniziale era di saltarli in padella con uno spicchio d'aglio vestito,olio e peperoncino.

Intanto che allegramente saltano mi viene in mente di provare se l'agrodolce ci possa star bene. Detto fatto. Il mio è stato un agrodolce estremamente rapido casalingo e dosato a occhio, ma fatto con il mio aceto rosso e lo zucchero, e basta. Quindi le dosi non le posso scrivere.



Però sono andato, per amor di completezza, a vedere sulla Garzantina di Allan Bay e dato che la ricetta mi sembra interessante la riporto virgolettata: "Fate ammollare 80 g di uvetta e 80 g di albicocche secche nel tè tiepido per 30' poi scolatele, strizzatele e tritatele. Versate 50 g di zucchero in un pentolino, fatelo caramellare a fuoco bassissimo mescolando con un cucchiaio di legno e uniteci 2 dl di aceto di mele, e la frutta tritata. Portate a bollore e lasciate sobbollire per 5', mescolando. Infine aromatizzate la salsa con pepe, noce moscata e cannella".

(nota di euge: sono certo che sia buonissimo e molto profumato. Non è certo una ricetta da farsi estemporaneamente mentre ne prepari un'altra. Secondo me il top è prepararselo in un pomeriggio di relax, farne tanto, conservarlo nei barattoli chiusi come le marmellate e metterlo per una settimana sulle pietanze più svariate......)

lunedì 4 giugno 2012

Pasta al sugo

Oibò? Come si permette il blogger a pubblicare una ricetta così modesta? Tutti, ma dico tutti, sanno farsi un po' di pasta al sugo. E' solo un pochino più difficile della pasta al burro........




Scrivendo queste due righe mi sono venuti in mente Aldo Palazzeschi e la sua "Lasciatemi divertire":

... ma giovinotto,
diteci un poco una cosa
non è la vostra una posa,
di voler con così poco
tenere alimentato
un sì gran foco?.....

Non metto il link a ragion veduta: tutti vogliono commentarla, anche a sproposito. Andate a rigustarvela per intero sulla vostra vecchia antologia di letteratura italiana....


Questa pasta al sugo ha in sé qualcosa di assolutamente meritevole di essere pubblicato e io  semplicemente la assecondo.
Tutto dovrà essere perfetto. La salsa di pomodoro fatta con i san Marzano più maturi e pregni di sapore, la cipolla, il basilico.
Le tagliatelle fresche, con otto o magari dieci uova per kilo di farina, solo con un goccio di vino bianco.
E poi?
Poi ti preparerai la besciamella più buona che tu abbia mai fatto, con la farina del mulino e il burro che ti sei fatto apposta venire dalla campagna.
L'idea è semplice ma perfetta: mescolare la salsa di pomodoro e la besciamella, diciamo fra di loro in rapporto di 1:1.
Manca solo il formaggio, per esempio le vacche rosse.

Rifletto, prima di andare a scuola per l'ultimo giorno dell'anno scolastico 2011-2012, che esiste una grande cucina della semplicità. Teniamolo presente per il futuro.