Andiamo a incominciare

Basta fare un giro al mercato.
Già gli occhi si riempiono di colori, colori di pomodori e peperoni, caldi, rossi e carnosi come certe labbra che si offrono senza vergogna, ma anche caldi come il giallo di pani appena sfornati, sotto la cui crosta si indovina una tenerezza nuova.
E la verdura? ci offre tutte le tonalità dei verdi, che raccontano sommessamente di prati e di orti, innaffiati da uomini tranquilli in maniche di camicia, durante silenziosi tramonti.
Come si fa a non amare il cibo? Semplice, basta non amare gli umani.

sabato 20 aprile 2013

Risotto pomodoro/asparagi - Risotto tomatoes/asparaguses - Risotto tomates/asperges

Che poi dovrebbe essere chiamato il risottino "dell'altra sera", ah ah ah

Gli è che arrivo a casa con la voglia di cucinare e di scaricarmi, no, con la voglia di scaricarmi e cucinare......

pertanto: incominci a frati il tuo soffrittino con la cipolla, ma ci aggiungi anche il sedano e la carota. in realtà non li devi aggiungere, anzi, li devi mettere prima, perché ci impiegano un po' di più della cipolla a soffriggere.
Ti sei comperato in un accesso di buonumore qualche bel pomodoro, stramaturo, che taglierai a pezzettini e, volendo, sbucciato.
A questo punto è tutto pronto per buttare il riso. Noi siamo in tre ma mi avvicino sempre di più ai quattro etti ;-)
Quando è tostato il vino bianco a temperatura ambiente, ci mancherebbe. Incominci quindi a cuocere con il brodo (ma è ovvio, in cucina c'è sempre una pentola piena di buon brodo!!) e insieme ad esso butti i pomodori. Ma in quei sedici minuti non devi oziare: ti devi cuocere al vapore gli asparagi. Se hai l'asparagiera la usi

altrimenti ti puoi aggiustare con la lattiera e lo spago. E' importante che i turioni non si bagnino.








Quando il tuo risotto al pomodoro fresco è pronto butti gli asparagi.
Io ho mantecato con una noce di burro e una certa ricotta pecorina salata sarda che ho trovato nei miei giri.
Bon appetit!!!




















POST SCRIPTUM:
da certe mie riflessioni ho scoperto che l'asparago sta bene con le mandorle a filetti tostate.
Ho provato e ho creduto, eccolo:



venerdì 19 aprile 2013

Avanzi di pollo arrosto 2: l'aspic - Restes de poulet rôti 2: l'aspic - Remnants of roast chicken 2: the aspic

Avanzi 2 perché la ricetta, grazie ai consigli del Maestro, si è evoluta ed è diventata un piattino di tutto rispetto, da leccarsi i peli delle orecchie.....

Quindi: il pollo arrosto te lo puoi anche comperare, il più buono che riesci a trovare, naturalmente, e con tanto amore ti metterai a spolparlo e a ridurre la polpa in piccoli pezzi. I cetriolini ok, sono perfetti.
Si tratta di aggiungerci ancora: carote, fagiolini e punte di asparagi, tutti cotti rigorosamente al vapore uno per uno e ridotti in piccoli pezzi o cubetti.
La mitica gelatina Ideal (mitica perché è buonissima di gusto, almeno a me piace da morire, con uno spruzzo di aceto) rimane ed è l'amalgama del nostro meraviglioso antipastino.

Nota bene: il meraviglioso antipastino se lo metti nello stampo grosso avrai gli stessi problemi di taglio che ho avuto io. Oddio, se te lo fai solo per te va benissimo così, ci immergi dentro il cucchiaio e non lo levi neanche dallo stampo..... invece se hai gli ospiti del "cuoco per amore" ti consiglio vivamente stampini monoporzione.
Eccolo, gioite!!!



















Ed ecco la versione monoporzione con prosciutto e formaggio invece del pollo, e con gli asparagi....























giovedì 18 aprile 2013

Torta senape e pomodori - Tarte avec le moutarde et le tomates - Pie with mustard and tomatoes

Posso anche dare l'impressione di postare ultimamente ricette minimaliste: mi dispiace ma il tempo è quello che è.
Però questa, fatta a scuola, ha nella semplicità il segreto della sua bontà. E non è poco....

Sulla brisée (fatta o comperata, non lo voglio neanche sapere) spalmerai un sottile strato di senape, forte o delicata secondo il tuo gusto. Sulla senape uno strato di fettine di pomodoro, dello spessore diciamo di mezzo centimetro, naturalmente con la doverosa spolveratina di profumatissimo origano.
Sopra il tutto cubetti di formaggio Emmenthal svizzero o francese.
In forno a 180 °C fino a che la brisée è cotta e il formaggio fuso.
Eccola:








martedì 16 aprile 2013

Filetto di maiale arrosto, mele e ananas - Roasted pork tenderloin with apples and pineapple - Filet de porc rôti avec les pommes et l'ananas

Quando ho cercato in rete questa preparazione ne ho trovate più di una ma ognuna aveva qualcosa che non mi piaceva. E il mio filettino di maiale giaceva nello scomparto a 0 °C da un paio di giorni di troppo. Per cui ho dovuto fare buon viso a cattiva sorte e sono andato a orecchio, con un risultato giudicato più che discreto.

Il filetto l'ho semplicemente bardato con rosmarino e salvia, avvolto nell'alluminio e sbattuto in forno, diciamo sui 200 °C: non ero in casa mia per cui non sono riuscito a regolare la temperatura con precisione. Una mezzoretta, circa.

Intanto che il filetto "lavora" mi faccio questa salsina. Affetto un paio di porri e li soffriggo. Quando sono morbidi aggiungo una Granny Smith fatta cubetti e un cucchiaino (ma se dovessi cucinare solo per me due o tre) di curry, profumatissimo. E cerco di portare le mele a cottura e di farle disfare.

Già così andrebbe bene ma voglio strafare, per cui in un'altra padella metto cubetti di ananas, zucchero di canna e li flambo con un po' di distillato (il Calvados è perfetto).
Intanto che il gioco con i pentolini si avvia al termine il filetto sarà già pronto, a meno che non abbiate messo in forno il maiale intero. 
Lo sfasci e lo fai asciugare ancora cinque minutini. Poi lo affetti e lo cospargi col contenuto delle padelline.

Spero che nessuno pensi che questa è una ricetta difficile: non lo è. 
Ma è molto divertente!

Eccolo, il mio filettino di maiale














martedì 2 aprile 2013

Sugo di carciofi - Sauce of artichokes - Sauce de artichauds


Ecco come ho fatto un buon sugo di carciofi. Oddio, buono me lo ha detto chi lo ha mangiato con le fettuccine fresche, ieri al pranzo di Pasqua.
Tante sono le ricette presenti in rete ma nessuna mi soddisfava (o mi incuriosiva, che poi è la stessa cosa). Per cui la pazienza è finita e il sugo di carciofi me lo sono fatto alla euge.

Prima cosa: pulirsi i carciofi, e non avere paura di sporcarsi le mani (ah ah ah). Tagliarli a fettine sottili e metterli nell'acqua con il limone o, in alternativa con un po' di farina. Entrambi sono buoni sistemi per non farli scurire.
Cosa voglio ottenere per il mio sugo: consistenza, croccantezza e un po' di cremosità.
Quindi io l'ho fatto così: i carciofi bisogna saltarli in padella (croccantezza) ma devono cuocere un po', perché sennò restano duri. 
Per cui in un buon soffritto di cipolla, uno spicchio d'aglio e un pugno di funghi secchi spugnati e tritati, butti i carciofi a fettine insieme al prezzemolo tritato e li fai saltare bene. Aggiungi un goccino di acqua, abbassi e incoperchi.
Certo, presto saranno pronti, ma non troppo cremosi.
Comi dice un mio amico: "No problems, only solutions": ti fai una besciamella un po' liquida, 20+20 su mezzo litro di latte, e la colori di un bel rosato con il concentrato di pomodoro.
E la sbatti sui carciofi.
Consistenza, croccantezza e cremosità raggiunte.
Et de hoc satis!!!


L'unica cosa che fa proprio schifo è questa foto!




lunedì 1 aprile 2013

Risotto con ananas e radici amare - Risotto avec ananas et salsifis - Risotto with pineapple and white salsify


Eccolo, il nuovo risottino di euge, risottino del lunedì di Pasquetta che ha riscosso ottimi consensi da parte degli astanti. E devo dire che anche io, un po' dubbioso sull'esito finale, mi sono ricreduto.

Mi sono ritrovato due belle radici amare, che, in virtù di questo gusto amarognolo tanto intrigante, mi avevano già a suo tempo stimolato a studiare una qualche ricetta per utilizzarle. Con l'amaro ci voleva il dolce, perciò l'ananas è stato il giusto matrimonio. Tutto qui.

Trattasi pertanto di sbucciare questi carotoni bianchi, meglio detti radici amare, ottimamente coltivati a Soncino, di tagliarli in quattro e, dato che l'anima è veramente dura, di levarla con lo spelucchino. Dopodiché si tagliano a pezzettini e si mettono a bollire, curando che non diventino molli. Croccanti, devono restare. Assaggiateli pure con fiducia. Saranno amari finché volete ma è comunque un "bel" gusto. Quando sono pronti li raffreddate, ché sennò continuano a cuocere. L'ananas lo fate a cubetti e ce lo mescolate insieme.

Allora incominci come al solito a farti il tuo risottino, con il burro e la cipolla affettata, i più buoni che riesci a trovare. Butti il tuo riso e a tostatura aggiungi il solito mezzo bicchiere di vino bianco. Io oggi avevo a portata di mano il Sauternes e non me lo sono lasciato scappare!
Sfumato il vino aggiungi il brodo fino a cottura.
L'esperienza di oggi è stata che la scorzobianca perde un po' di amaro durante la cottura, per cui va bene aggiungere i cubetti bianchi e gialli a metà cottura del riso, del resto è anche giusto che i gusti si amalgamino.
Non è finito!!!
Quando spegni aggiungi tanta bella maggiorana tritata. Mantechi con formaggio e burro.
E la tua Pasquetta, priva di sole, si illuminerà comunque del sorriso dei tuoi ospiti.