Andiamo a incominciare

Basta fare un giro al mercato.
Già gli occhi si riempiono di colori, colori di pomodori e peperoni, caldi, rossi e carnosi come certe labbra che si offrono senza vergogna, ma anche caldi come il giallo di pani appena sfornati, sotto la cui crosta si indovina una tenerezza nuova.
E la verdura? ci offre tutte le tonalità dei verdi, che raccontano sommessamente di prati e di orti, innaffiati da uomini tranquilli in maniche di camicia, durante silenziosi tramonti.
Come si fa a non amare il cibo? Semplice, basta non amare gli umani.

mercoledì 28 agosto 2013

Finalità del cucinare - Purpose of cooking - But de la cuisine: RISOTTI

Talvolta non solo ti prende una voglia irresistibile di cucinare (e meno male!) ma ti domandi anche perché cucini e cosa cerchi nella cucina. Domande difficili...... proviamo a dare qualche rispostina, che magari domani le idee cambiano:
1 - cucino per vedere brillare gli occhi dei miei commensali (se no il blog perché si chiamerebbe cucinare per amore?)
2 - cucino per sfidare me stesso
3 - cucino per la presunzione di inventare qualcosa di buono.

I punti 2 e 3 stasera sono stati verificati sul campo.
On va, direbbe il mio prof. di francese, al supermercato, con la nuda idea di fare un risotto con quello che la fantasia mi suggerirà vedendo la roba. La sfida sono gli accostamenti......, saranno buoni o solo folli? Nella incertezza (cosa ne posso sapere come verrà!) provo le cose più strane.

Il risottino è presto detto:
soffriggi il porro con il burro e intanto ti prepari il brodo con quel dado di verdure che usi solitamente, non è granché, MA CI BUTTI DENTRO DUE LIME SPREMUTI e un po' della loro scorza.

In padella salti 5 o 6 funghi champignon (fra un mese i porcini!!!), li rosoli bene e li fai a fette.

Fai a cubetti DUE BELLE PESCHE BIANCHE, un po' dure.

Quando il riso è tostato butti il vino come al solito e incominci a cuocerlo col brodo al lime.
A metà cottura (8 minuti) butti i funghetti affettati e i cubetti di pesca.

Penultima cosa: triti tanta bella maggiorana e la aggiungi quando spegni.

Ultima cosa: mantechi con una noce di burro e il reggiano.

Ultimissima: aspetta questi 5 minuti!!!!

Eccolo qua:


Voto dei commensali, entrambi: non meno di 8/10 e la lady è come al solito severa ed esigente.....


Musica per festeggiare il NUOVO ACCOSTAMENTO:



domenica 25 agosto 2013

Insalata di gamberetti e arachidi - Shrimps and peanuts salad - Salade de crevettes and cacahoutètes

Ecco un'insalatina che potrà avere un effetto frizzantino sulle vostre stanche e annoiate mascelle......

L'ho trovata in un aureo libercolo che danno insieme al quotidiano, per l'astronomica cifra di euri 2,80!!!
E' intitolato "Insalate e insalatone", editore Gribaudo. Finirà anche lui, presto spero, nella lista dei miei libri di cucina, anche se ce n'è più di dieci che aspettano.

Sfogliandolo ho trovato questo accostamento, e ho capito subito che sarebbe stato delizioso. Difatti. Tutto il resto è accessorio. Io l'ho fatto con quello che avevo in casa ma la ricetta ve la racconto completa, ricopiandola.

Per quattro persone ci vorrà mezzo kilo di gamberetti e mezz'etto di arachidi, direi peso sgusciato ma non c'è scritto.
Bisognerà pulire i gamberetti (ometto come, direi che chi mi legge lo ha già fatto) e dargli una sbollentata in acqua aromatizzata con le verdurine e l'alloro o solo un goccio di aceto e di vino bianchi. Occhio che a 55 °C di temperatura al cuore è pronto: non teneteceli troppo! Il trucco è mettere un pentolone con tanta acqua cosicché quando si tuffano il bollo non si perde, e allora a quel punto basta un minuto. Scolare nell'acqua fredda e sgusciare bene.

Adesso prendi un po' di foglie di insalata, lattuga, foglia di quercia, a tuo piacere e ci foderi la terrina che porterai in tavola. Dentro ci metterai, oltre ai gamberetti puliti e alle arachidi, tre pomodori concassè, tre cipolline, 100-150 grammi di cubetti di emmenthal (sorry, io avevo la provola silana....), e uno o due cetrioli tagliati a fettine sottilissime (se vuoi, e sei hai tempo, li cospargi prima di sale e gli fai dare l'acqua - ma è tanto buono così -).
Adesso devi condire: ti fai nel giusto contenitore la citronette con il limone più buono che hai, una parte, e ci metti l'olio evo più buono che hai, tre parti. Sale e pepe.
Qualche foglia di basilico spezzettata con le mani non potrà starci male, specie se mi leggi dalla Liguria......

Ecco il mio:















P.S. non è detto che la maionese (fatta in casa - vedi insalata di riso -) ci stia male..........

Un po' di musica, per non perdere le buone abitudini:




martedì 20 agosto 2013

Albicocca e brie? - Apricot and brie cheese? - Abricot et brie?

Ecco un semplice finger food che lascerà estasiati i vostri ospiti in una tiepida sera d'estate.
E' anche un modo furbo di utilizzare quel po' di pane secco che si è accumulato nei giorni passati.

L'ho mangiato a casa di amici, l'ho rivisto su un giornaletto di cucina: deve essere una cosa che gira in questa estate del 2013.

Comunque sia dovrai preparare delle spesse fette di pane e tostarle un po' nel forno: quando sono belle calde su di esse appoggi una o due fettine di formaggio brie e gli ridai giusto quei due minuti di forno perché si ammorbidisca e provi a penetrare negli alveoli del pane.

Sul formaggio brie appoggerai delle albicocche mature, maturissime anzi, divise in quattro e finirai con una spolverata di origano rigorosamente calabrese.


E lo porti in tavola. E ascolti le lodi.