Andiamo a incominciare

Basta fare un giro al mercato.
Già gli occhi si riempiono di colori, colori di pomodori e peperoni, caldi, rossi e carnosi come certe labbra che si offrono senza vergogna, ma anche caldi come il giallo di pani appena sfornati, sotto la cui crosta si indovina una tenerezza nuova.
E la verdura? ci offre tutte le tonalità dei verdi, che raccontano sommessamente di prati e di orti, innaffiati da uomini tranquilli in maniche di camicia, durante silenziosi tramonti.
Come si fa a non amare il cibo? Semplice, basta non amare gli umani.

lunedì 27 settembre 2010

Moussakà Melintzanes


Anche questa ricetta incomincia con la foto.
Non ho ancora capito bene se questo è un primo, un secondo o un piatto unico: lo metterei comunque fra i secondi.

La storia della ricetta è presto detta: ho visto in televisione (siamo nel 2005) un programma su una famiglia proprietaria di un ristorante greco, a New York, credo. Il padre e il figlio facevano una gara a chi preparava meglio la Moussakà. Non sto a dire chi ha vinto ma sono stato immediatamente solleticato a cercare la ricetta sul libro comperato a Corfù e, trovandola, l'ho provata, direi con buon riscontro.
Ho poi cercato su Internet, inevitabilmente, varianti e modifiche, che comunque non sono sostanziali.
L'unico problema è il timing, però basta organizzarsi.
Quindi questa è la mia versione, riveduta, corretta e mangiata.

Ingredienti (ma non per 4, diciamo per otto):
un paio di melanzane grosse, a boccia, 6-7 etti di carne, polpa di bovino adulto da far macinare sul momento (però la spalla di agnello non è detto che sia ancora meglio, e il maiale perchè no? O tutti e tre insieme? bah!), un chilo di pomodori tipo San Marzano, una tazza di olio buono (n.b. nelle mie ricette non c'è mai l'olio "men che buono"  ;-), tre cipolle rosse di Tropea, due foglie di lauro, due spicchi d'aglio, l'olio che ci vuole per friggere (qui usa per favore l'arachide), una mezza tazza di parmigiano grattuggiato (ma in Grecia ce l'hanno? E se si usasse il pecorino?), un litrozzo di besciamella.

Prima cosa: metti su l'acqua che quando è bollente ci sbatti i pomodori (con la croce sul sedere!) cosicché poi li puoi sbucciare.
Tagli le melanzane a fette.
(A questo punto bisognerebbe fargli dare l'acqua per un ora dopo averle salate: io non lo faccio, ma c'è un motivo o almeno me l'hanno venduto così: oramai la verdura selezionata per la grande distribuzione viene selezionata, appunto, con caratteristiche particolari, fra cui, per le melenzane, il non fare "acqua amara").
Poi le friggi e quando sono dorate le metti nella carta assorbente, che possono tranquillamente aspettare.
Tagli a fettine e metti a rosolare la cipolla: quando è ammorbidita ci aggiungi il macinato e lo fai andare una decina di minuti, perché si rosoli bene. Adesso aggiungi il pomodoro che hai sbucciato e fatto a filetti, l'aglio schiacciato, l'alloro, sale e pepe, e fai cuocere un'oretta (secondo me meglio meno che più).

Adesso fai la besciamella come al solito: metti a bollire un litro di latte con tanta bella noce moscata (ebbene sì, io sono uno dei pochi umani che ha fatto una besciamella schifosa perché ci ha messo troppa noce moscata!) gratuggiata e lo sali;  fai il roux con 70 g di burro che fai sciogliere e 70 g di farina, e li mescoli con la frusta fino a che pigliano un bel colore nocciola: a questo punto ci sbatti su il latte bollente (se non ti è uscito fuori dal pentolino  :-) e continui a mescolare fuori fuoco con la frusta: ricorda che la besciamella deve essere un po' liquida.

Adesso siamo pronti a fare la composizione: nella teglia da forno metti uno strato di melanzane e sopra uno strato di carne  e prosegui a strati alterni. In cima ci sbatti la besciamella (deve essere un po' liquida per colare negli interstizi). Sopra la besciamella ci spolveri il formaggio gratuggiato.
Lo sbatti in forno una ventina di minuti e lo tiri fuori quando è un po' gratinato.
Mi piacerebbe scrivere Buon appetito in greco, ma il Rocci me lo sono venduto da tanti anni........

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