Adoro le frittate, non saprei dire perché ma mettermi in bocca un pezzo di frittata che ho appena cucinato e un pezzo di pane buono mi mette di buon umore, sempre che la frittata sia fatta "con amore", ma io la faccio quasi sempre così.
Una buona frittata è un piatto unico di qualità, e ti permette di utilizzare gli ingredienti più svariati, o di non utilizzarli, come in questo caso.
La ricetta è ripresa da quello splendido libro che racconta le ricette predilette di Eduardo, "Si cucine cumme vogli''i", e qui si rivela anche come fine estimatore di cucina.
Secondo il mio più che modesto parere Eduardo è stato uomo di teatro fra i più grandi, e ogni volta che penso a lui mi viene in mente quando interpreta il personaggio di Domenico Soriano, e mi suscita sempre grande emozione, in quella sua disperata ricerca di un figlio che non dovrà mai sapere chi è. Non mi cercheresti se non mi avessi già trovato.........
Torniamo a bomba alla frittata.
Questa è veramente forte, perché è una frittata senza uova. A proposito "di scàmmaro" vuol dire "di magro".
Le persone non le dico, però uso un kilo di spaghetti, quindi ne verrà per 6-8 crani.
Poi: mezzo kilo di olive di Gaeta, snocciolate una per una, un etto e mezzo di capperi dissalati (ma bene!), 80 grammi di uva passa, 80 di pinoli, 80 di acciughe sotto sale, 100 cc di olio evo, uno o due spicchi d'aglio.
Soffriggi l'aglio nella saltiera e quando imbiondisce aggiungi un'oliva e un cappero, schiacciandoli bene. Dopo che il tuo olio ha preso il sapore levi tutto e butti tutto il resto, facendolo andare per una decina di minuti insieme a un po' di acqua della pasta.
Quando è pronto butti tutto il contenuto della saltiera nella boulle dove aspetta fumante la pasta. Mescoli con impegno.
Adesso parti con la frittata, è tutto un po' più difficile, senza uova.
Per un chilo e passa di roba ci vorrà una signora padella e idonei muscoli dell'avambraccio, ma un cuoco "per amore" avrà ben anche quelli.
Metti l'olio, lo fai scaldare e butti il tutto, schiacciando e pareggiando. Fuoco a stecca, ovviamente, almeno all'inizio. Quando di sotto capisci che potrebbe essere croccante e comunque la consistenza della tua frittata è già a buon punto ti appresti a girarla, e qui inizia veramente il divertimento.
Ammesso e non concesso che tu l'abbia girata bene cuoci dall'altra parte e servi in tavola. Forse, e sottolineo forse, è più buona fredda.
Questa è l'immagine della mia preparazione, come sempre un po' slabbrata ma tanto, tanto gustosa.
La foto più tardi, adesso non riesco a caricarla, goditi, cara/o amica/o, solo il testo e naviga con la fantasia.
Eccola, finalmente