Andiamo a incominciare

Basta fare un giro al mercato.
Già gli occhi si riempiono di colori, colori di pomodori e peperoni, caldi, rossi e carnosi come certe labbra che si offrono senza vergogna, ma anche caldi come il giallo di pani appena sfornati, sotto la cui crosta si indovina una tenerezza nuova.
E la verdura? ci offre tutte le tonalità dei verdi, che raccontano sommessamente di prati e di orti, innaffiati da uomini tranquilli in maniche di camicia, durante silenziosi tramonti.
Come si fa a non amare il cibo? Semplice, basta non amare gli umani.

mercoledì 29 settembre 2010

I pizzoccheri della Valtellina

Di nuovo una bella ricetta autunno-invernale, che poi, per i normali mangiatori, sarebbe anche un piatto unico.....
Bisognerà che ti vai a comperare, se non vuoi metterti a farli, cosa non particolarmente difficile, una scatola di pizzoccheri della Valtellina, che sono poi fettuccine qualsiasi (chiedo scusa ai Valtellinesi) fatte per due terzi con il grano saraceno e per un terzo con farina di frumento. Una scatola potrà andare bene per quattro umani.
Una mezza verza bella croccante, una patata a testa, fontina tagliata sottile o toma o formaggio Valtellina Casera stagionato (oppure: Bitto) per chi vuole fare le ricette filologiche, aglio, burro, grana, se lo si vuole.

Quando l'acqua bolle si buttano le patate tagliate a cubetti (di lato cm 3, ma come faccio a essere così pignolo!) e si cuociono per 5 minuti. Poi si buttano i pizzoccheri e la verza tagliata a striscioline e si fanno cuocere quei 12-14 minuti (insomma si assaggiano). Nel frattempo si fanno le fettine di formaggio e si fa sfrigolare l'aglio, qualche spicchio, nel burro – se ci metti un po' di erba salvia non starà male -.

Quando lo zuppone è pronto si scola, si mescolano le fettine di formaggio, ci si butta sopra il burro all'aglio e se proprio si vuole esagerare si gratta un po' di parmigiano. In realtà bisognerebbe fare gli strati, pasta con patate e verza, formaggio, burro all'aglio, di nuovo pasta ecc. ecc.
Una macinata di pepe nero non ci sta niente male.

Quando è tutto insieme si pongono tre alternative:
1 – mescolare tutto nella pentola della pasta;
2 – saltare tutto in una capace padella;
3 – sbattere il vassoio con gli strati in forno.
N.B. : nella foto non c'è la verza, che in quella occasione non avevo trovato, che è stata sostituita da un mazzo di bietoline, ovviamente fatto cuocere molto meno, di necessità...virtù.
Cara/o amica/o questo è un piatto veramente da strafocarsi
Eccolo:



Questa è la foto di come l'ho fatto il 10 novembre 2011
Guardate e gioite, qui la verza c'è per davvero:



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