Andiamo a incominciare

Basta fare un giro al mercato.
Già gli occhi si riempiono di colori, colori di pomodori e peperoni, caldi, rossi e carnosi come certe labbra che si offrono senza vergogna, ma anche caldi come il giallo di pani appena sfornati, sotto la cui crosta si indovina una tenerezza nuova.
E la verdura? ci offre tutte le tonalità dei verdi, che raccontano sommessamente di prati e di orti, innaffiati da uomini tranquilli in maniche di camicia, durante silenziosi tramonti.
Come si fa a non amare il cibo? Semplice, basta non amare gli umani.

domenica 19 settembre 2010

Bocconcini di pescatrice al vapore con crema di zucca e rosmarino

Sabato ho fatto anche questa ricetta, che da tempo tenevo nel cassetto per un'occasione significativa.Sono rimasto contento al 90%, la coda di rospo è buona ma devi contare un paio di etti a cranio, dopo averla pulita e fatta a cubetti. La composizione però è davvero carina e l'insieme è veramente piaciuto.
La ricetta l'ho presa da uno di quei ricettari che trovi nella casella postale, da cui ho strappato la pagina, per cui non so più dire chi me lo avesse mandato. Grazie comunque.
Ingredienti per quattro umani: OTTO etti di coda di rospo a cubetti di circa un paio di centimetri,quattro etti di zucca gialla, un etto di porri, 50 g di mostarda di Cremona, mosto cotto per decoro, un rametto di rosmarino, due cucchiai di olio evo.

Pela e taglia a cubetti la zucca e a rondelle il porro. Fai soffriggere questo nell'olio, aggiungi la zucca, copri con acqua e fai cuocere un quarto d'ora. Lava la pescatrice e la tagli a bocconcini, ma questo te lo può fare il pescivendolo.
Quando la zucca e i porri sono cotti li frulli con olio e sale, aggiungendo la loro acqua poco per volta (occhio!!) fino a ottenere la giusta consistenza, cioè una crema omogenea e te la tieni bene in caldo.
Spolveri  i bocconcini di pescatrice con qualche ago di rosmarino e li fai cuocere nel cestello per pochi minuti.
Versa la crema nei piatti, unisci i bocconcini di pescatrice, qualche pezzetto di mostarda e completi con un filo di mosto cotto (il mosto cotto non ce l'avevo: se giri un po' per i blog trovi come fartelo, comunque, a questo fine, la crema di aceto balsamico di Modena è andata più che bene).
Vino bianco ligure, Vermentino o Pigato.

Bon appetit!

2 commenti:

  1. Grazie per aver conservato il foglio strappato e riportato questa ricetta :) Era stata pubblicata nel periodico Mediterranea della Fratelli Carli ed io l'avevo provata (fantastica!) .... e persa! Grazie a te l'ho ritrovata.

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    1. Vedi, nella vita non si può mai sapere....
      del resto non puoi tenere tutti i giornali, strappi solo i fogli con le cose carine. Anzi adesso le fotografo col telefonino, è più rapido

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