Avevo la ricetta dello spezzatino nel libro di Fabio Picchi, ma ho prestato il libro alla mia password (cioè alla persona che mi ricorda la password) e così stasera ho dovuto improvvisare, ma con amore, come al solito.
Avevo lo spezzatino in frigo, di bovino adulto, bello e buono.
Ho deciso di rosolarlo da solo, nell'olio di semi, con un po' di aglio e un po' di salvia e di timo secchi, recuperati in un angolino di un certo mobiletto.
Eccolo:
Intanto che rosolava mi sono preparato tre patate, a cubetti, son queste, non ridete:
Avevo in frigo dell'avanzo di salsa di pomodoro, mi è sembrata la situazione giusta per usarlo.
Ho buttato nella pentola (a pressione) un po' di olio evo, due foglie di lauro, due pizzichi di quelle belle erbe di Provenza che adoro e che mi fanno pensare a Verdi, e non solo, la carne rosolata e asciugata nello scottex, le patate crude, la salsa fino a coprirla.
Ecco la pentola finita (vedi ben che emerge la carne già rosolata):
A questo punto ho chiuso e ho aspettato il fischio.
Ma dopo cosa sarebbe successo?
Ho ragionato così: pezzi piccoli di carne già rosolata, patate anche esse a pezzi piccoli, dovrebbe far presto.
Ho dato quindi cinque minuti di fischio.
All'apertura le patate avevano appena iniziato a disfarsi e a inspessire il mio sugo rosso.
Finalmente l'ho messo nel piatto:
Mi sono dato non meno di 7,5, per il tempo azzeccato e per la leggerezza e la digeribilità, che mi hanno permesso di mangiarmene quel mezzo chiletto di una adulto sano, ancora.
Buon appetito a tutti voi, Euge
Un blog fatto a uso e consumo degli amici, vecchi e nuovi, per trascinarli in questa grande passione, e perché "invitare qualcuno a mangiare da te significa incaricarsi della sua felicità per tutto il tempo che sta sotto il tuo tetto", e anche perché "cucinare per le persone alle quali si vuole bene significa impegnare del tempo pensando ai loro gusti, alla loro crescita e al loro benessere".
Andiamo a incominciare
Basta fare un giro al mercato.
Già gli occhi si riempiono di colori, colori di pomodori e peperoni, caldi, rossi e carnosi come certe labbra che si offrono senza vergogna, ma anche caldi come il giallo di pani appena sfornati, sotto la cui crosta si indovina una tenerezza nuova.
E la verdura? ci offre tutte le tonalità dei verdi, che raccontano sommessamente di prati e di orti, innaffiati da uomini tranquilli in maniche di camicia, durante silenziosi tramonti.
Come si fa a non amare il cibo? Semplice, basta non amare gli umani.
Già gli occhi si riempiono di colori, colori di pomodori e peperoni, caldi, rossi e carnosi come certe labbra che si offrono senza vergogna, ma anche caldi come il giallo di pani appena sfornati, sotto la cui crosta si indovina una tenerezza nuova.
E la verdura? ci offre tutte le tonalità dei verdi, che raccontano sommessamente di prati e di orti, innaffiati da uomini tranquilli in maniche di camicia, durante silenziosi tramonti.
Come si fa a non amare il cibo? Semplice, basta non amare gli umani.
martedì 9 novembre 2010
Fretta, banalità e piccole scoperte: lo spezzatino di euge
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Si.....si.......se tagli in pezzi più piccoli cuoce in metà tempo.....!!!
RispondiEliminaLo spezzatino come da nome...in realta è fatto con carne tagliata a cubettino piccolo come una Brunoise.
Lo spezzato invece viene tagliato in cubetti più grandi come una Paesana.
Gli straccetti invece è un taglio lungo a filangé che può essere regolare o no...
I cubi di carne tagliati come le patate Parmantier invece prende il nome di Carbonade O Carbonata (All'Italiana)
Tutto ciò che rimane a pezzi ancora più grossi e magari con osso prende il nome di Cassé.
Quindi direi che hai eseguito una bella Carbonata!!!!!
Un bacione
Riccardo Frola