Riccardo, che mi ha regalato così tanti commenti, tutti lusinghieri, merita la pubblicazione di un'altra delle sue sontuose ricette.
Ingredienti
riso vialone nano un etto, zucca gialla sei etti
sei tentacoli di polpo, un cucchiaio di pepe in grani, uno o due limoni, burro maneggiato 30g, un pizzico di curcuma e zafferano, sale q.b..
cioccolato fondente 74%, poco e grattuggiato
Fai bollire una pentola con l'acqua e con dentro il succo del limone e aggiungi il pepe schiacciato. Bolli il polpo più o meno da tre kili per tre quarti d'ora. Spegni e lo lasci raffreddare nella sua acqua. Scoli e lo tieni da parte.
Fai la zucca a pezzettoni e la cuoci per tre quarti a vapore e il restante quarto in forno a 160°C, per tre quarti d'ora. Questo perchè così ottieni un saporino di fondo di "bruciaticcio" (nota di euge).
Nella tua bella saltiera tosti il riso senza burro e lo fai cuocere solo con l'acqua, portandola a "scottura", lo devi lasciare un po' liquido. Fai la mantecatura con il burro maneggiato e frulli con il minipimer. Adesso frulli la zucca e la passi al setaccio. Mescoli zucca e riso, deve venire una cremina non molto densa, aiutati con l'acqua calda. Mettici l'indice dentro e infilatelo in bocca: come va di sale? Ok, allora aggiungi lo zafferano e la curcuma (no sapore, solo colore, questa).
Adesso ti prendi i tuoi tentacoli e li sbatti sulla griglia, come dice Riccardo "per ottenere un risultato croccante-morbido e un poco rustico".
Li puoi tagliare a cubetti o, più elegantemente, scalopparli.
Grattuggi sopra il tuo cioccolato e, ormai posso dirlo, godi, semplicemente.
Un blog fatto a uso e consumo degli amici, vecchi e nuovi, per trascinarli in questa grande passione, e perché "invitare qualcuno a mangiare da te significa incaricarsi della sua felicità per tutto il tempo che sta sotto il tuo tetto", e anche perché "cucinare per le persone alle quali si vuole bene significa impegnare del tempo pensando ai loro gusti, alla loro crescita e al loro benessere".
Andiamo a incominciare
Basta fare un giro al mercato.
Già gli occhi si riempiono di colori, colori di pomodori e peperoni, caldi, rossi e carnosi come certe labbra che si offrono senza vergogna, ma anche caldi come il giallo di pani appena sfornati, sotto la cui crosta si indovina una tenerezza nuova.
E la verdura? ci offre tutte le tonalità dei verdi, che raccontano sommessamente di prati e di orti, innaffiati da uomini tranquilli in maniche di camicia, durante silenziosi tramonti.
Come si fa a non amare il cibo? Semplice, basta non amare gli umani.
Già gli occhi si riempiono di colori, colori di pomodori e peperoni, caldi, rossi e carnosi come certe labbra che si offrono senza vergogna, ma anche caldi come il giallo di pani appena sfornati, sotto la cui crosta si indovina una tenerezza nuova.
E la verdura? ci offre tutte le tonalità dei verdi, che raccontano sommessamente di prati e di orti, innaffiati da uomini tranquilli in maniche di camicia, durante silenziosi tramonti.
Come si fa a non amare il cibo? Semplice, basta non amare gli umani.
mercoledì 13 ottobre 2010
Tentacoli di polpo con crema di riso alla zucca e cioccolato amaro
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Ahahahahahah.......
RispondiEliminaEugenio...grazie mille...ma nn mi sento di meritare tante lusinghe....
Sono contento che le ricette che propongo vengano apprezzate e capite....
certe persone nn riescono a capire, in quanto molto spesso i miei incastri di sapore sono molto azzardati e molto particolari.... e nn so se questo sia un pregio o un difetto....ma riscontro che nn riesco a far apprezzare le mie proposte a tutto il bacino di utenza....ma solo di un pubblico ristretto e curioso.....
Un bacione
Riccardo frola