Una pizzetta che convincerà i tuoi commensali a volerti più bene e a diventare amici per la vita ;-)
E' Riccardo Frola l'autore di questa semplice ricetta, che, come tutte le cose semplici, ha in sé il germe della perfezione.
Fanne tanta, questa dose è per quattro ma in due ve la spolvererete con grande soddisfazione.
Pasta della pizza sei etti, tre mele Granny Smith, due cipolle bianche, un ciuffo di maggiorana fresca, mezz'etto di gherigli di noce tritati, un etto di gorgonzola cremosa, un cucchiaio di parmigiano, un limone, un cucchiaio di burro, olio evo, sale e pepe q.b.
Incomincia tagliando le mele (con la loro buccia) e la cipolla a fettine sottili, e le salti in padella con poco burro. Una volta pronte le versi sulla tua pasta che hai allargato sulla teglia. Spolveri di parmigiano, maggiorana, sale, pepe, cubettini di gorgonzola e le noci triturate.
Sbatti nel forno già caldo a 200 °C per 25 minuti se forno a gas, a 250 °C per un quarto d'ora nel forno elettrico.
Riccardo, sei mitico!
Un blog fatto a uso e consumo degli amici, vecchi e nuovi, per trascinarli in questa grande passione, e perché "invitare qualcuno a mangiare da te significa incaricarsi della sua felicità per tutto il tempo che sta sotto il tuo tetto", e anche perché "cucinare per le persone alle quali si vuole bene significa impegnare del tempo pensando ai loro gusti, alla loro crescita e al loro benessere".
Andiamo a incominciare
Basta fare un giro al mercato.
Già gli occhi si riempiono di colori, colori di pomodori e peperoni, caldi, rossi e carnosi come certe labbra che si offrono senza vergogna, ma anche caldi come il giallo di pani appena sfornati, sotto la cui crosta si indovina una tenerezza nuova.
E la verdura? ci offre tutte le tonalità dei verdi, che raccontano sommessamente di prati e di orti, innaffiati da uomini tranquilli in maniche di camicia, durante silenziosi tramonti.
Come si fa a non amare il cibo? Semplice, basta non amare gli umani.
Già gli occhi si riempiono di colori, colori di pomodori e peperoni, caldi, rossi e carnosi come certe labbra che si offrono senza vergogna, ma anche caldi come il giallo di pani appena sfornati, sotto la cui crosta si indovina una tenerezza nuova.
E la verdura? ci offre tutte le tonalità dei verdi, che raccontano sommessamente di prati e di orti, innaffiati da uomini tranquilli in maniche di camicia, durante silenziosi tramonti.
Come si fa a non amare il cibo? Semplice, basta non amare gli umani.
mercoledì 6 ottobre 2010
Pizzetta alle mele e gorgonzola
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Questa pizzetta mi ha dato molte gioie anche con i più scettici....
RispondiEliminaè un incontro di gusti pazzesco....da provare almeno una volta come hai fatto tu!!!
anche se mi ricordo bene..che in lezione hai detto "é una figata"!!!!!
ahahahahah..... ne sono molto contento!!!
Da provare ancora che ti posterò in pvt.. "Insalapizza" - "A bordo ripieno" - "Pizza-Tatin all'ortolana"
Ultime tre furiose prove sui lievitati!!!!
Un bacione
Riccardo Frola