Andiamo a incominciare

Basta fare un giro al mercato.
Già gli occhi si riempiono di colori, colori di pomodori e peperoni, caldi, rossi e carnosi come certe labbra che si offrono senza vergogna, ma anche caldi come il giallo di pani appena sfornati, sotto la cui crosta si indovina una tenerezza nuova.
E la verdura? ci offre tutte le tonalità dei verdi, che raccontano sommessamente di prati e di orti, innaffiati da uomini tranquilli in maniche di camicia, durante silenziosi tramonti.
Come si fa a non amare il cibo? Semplice, basta non amare gli umani.

giovedì 7 ottobre 2010

Spiedini di seppie al pesto

Una ricetta della scuola di Riccardo, questa, a cui ho dato il voto 10/10, e quando vado a scuola sono molto esigente! Ma è semplicemente mondiale, come il suo autore.

Compra un chilo e mezzo di seppie e puliscile con l'amore che ti contraddistingue. Separa i tentacoli che salterai in padella con due cucchiai d'olio per tre minuti, a stecca, salati e pepati. Adesso li puoi tritare.
Prepara il tuo pesto, rigorosamente nel mortaio (ah, ah, ah) pestando aglio (tre spicchi), sale grosso (q.b.) e pinoli (60 grammi). Aggiungi il basilico (130 g) e porta a poltiglia. Aggiungi quattro cucchiai di olio evo ligure, e sottolineo ligure, e fai l'emulsione.

Adesso mescoli metà del pesto che fatto con quattro cucchiai di pangrattato e con i tentacoli tritati.

Riempi le seppie con questa farcia, le infilzi con gli stecchi e le cuoci sulla griglia rovente 5 minuti per lato.
Le servi e ci appoggi sopra il restante pesto.

A questo punto penso sia giusto dirvi che Riccardo ha un ristorante dove vi farà mangiare queste cosine eccitanti, le Fragole Rosse, a Genova. Secondo me merita il viaggio.


La foto è di Maria Chiara, grazie!

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