Per questa tortina simpatica dal colore giallo, pressoché perfetta da farne cubetti da distribuire all'aperitivo ci vorrà un rotolo di pasta sfoglia pronta (ahinoi! questa volta ci sono cascato!), quattro uova, quattro cucchiai di latte, sei cucchiai di panna, un'idonea quantità di peperoni rossi che hai precedentemente grigliato, quattro zucchine, 100 g di formaggio gratuggiato, noce moscata, due cucchiaini di curry, sale e pepe.
Adesso che la riscrivo mi accorgo che è la solita quiche, che ti salta sempre fuori quando meno te lo aspetti, però il curry le dà un gustino, non diciamo nuovo, ma perlomeno insolito. Comunque è buonissima, me lo dico da me.
Salta in padella per qualche minuto le zucchine tagliate a rondelle (o a bastoncino) e condite con un filo d'olio e un pizzico di sale. In uno stampo antiaderente stendi la pasta sfoglia e, ripiegandone i bordi esterni, forma un cordoncino, se proprio vuoi strafare. Prendi i tuoi peperoni grigliati e li disponi con le zucchine sulla base della sfoglia. Ma sì, la mentuccia con gli zucchini non ci può star male, metticela.
Adesso arriva l' "appareil" di pellapratiana memoria , o comunque un suo stretto parente. Sbatti le uova con il formaggio, la panna, il latte, un cucchiaino di curry, la noce moscata, sale e pepe. Il rapporto fra latte e panna è la misura della consistenza che vorrai dare alla tua tortina.
Versa il composto sulle verdure e inforna a 180 °C per 20 minuti. E' pronto quando è dorata.
Servila caldo o freddo a piacere, se la fai a cubetti o a spicchi potrai nasconderne e conservarne qualcuno, da spiluccare golosamente di nascosto da tutti.
Questa l'ho fatto io, bon appetit!
Un blog fatto a uso e consumo degli amici, vecchi e nuovi, per trascinarli in questa grande passione, e perché "invitare qualcuno a mangiare da te significa incaricarsi della sua felicità per tutto il tempo che sta sotto il tuo tetto", e anche perché "cucinare per le persone alle quali si vuole bene significa impegnare del tempo pensando ai loro gusti, alla loro crescita e al loro benessere".
Andiamo a incominciare
Basta fare un giro al mercato.
Già gli occhi si riempiono di colori, colori di pomodori e peperoni, caldi, rossi e carnosi come certe labbra che si offrono senza vergogna, ma anche caldi come il giallo di pani appena sfornati, sotto la cui crosta si indovina una tenerezza nuova.
E la verdura? ci offre tutte le tonalità dei verdi, che raccontano sommessamente di prati e di orti, innaffiati da uomini tranquilli in maniche di camicia, durante silenziosi tramonti.
Come si fa a non amare il cibo? Semplice, basta non amare gli umani.
Già gli occhi si riempiono di colori, colori di pomodori e peperoni, caldi, rossi e carnosi come certe labbra che si offrono senza vergogna, ma anche caldi come il giallo di pani appena sfornati, sotto la cui crosta si indovina una tenerezza nuova.
E la verdura? ci offre tutte le tonalità dei verdi, che raccontano sommessamente di prati e di orti, innaffiati da uomini tranquilli in maniche di camicia, durante silenziosi tramonti.
Come si fa a non amare il cibo? Semplice, basta non amare gli umani.
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