Questo bel pezzone che mi è arrivato martedì è stato messo a frollare nel terrazzo, fino a ieri sera, con l'esclusivo fine di ammorbidirlo.
Ieri pomeriggio l'ho disossato e l'ho fatto a pezzettini, non troppo piccoli, fettine di 2x1 cm, spesse mezzo centimetro.
Dopodiché l'ho messo a marinare. Non sono d'accordo con chi fa marinare il cinghiale per lunghi giorni, se non piace il sapore di selvatico tanto vale mangiare del semplice maiale. Un altro discorso è che il sapore di selvatico non sia troppo forte. Dodici ore di marinatura secondo me bastano e avanzano.
Nella marinata assieme al cinghiale ho messo: vino bianco, carota, sedano e cipolla a pezzettoni, salvia, bacche di ginepro e grani di pepe pestati. Sale.
Oggi pomeriggio ho incominciato a farmi la passata di pomodoro, bellissima, cremosa come un gelato, con il mio robot.
Eccola:
Ho messo quindi a rosolare un po' di pancetta e, dopo rosolata, ho aggiunto i sapori, sempre gli stessi ma nuovi, non quelli della marinata:
E', in fin dei conti, solo uno stupido soffritto con la pancetta. Ho poi aggiunto la carne e l'ho fatta asciugare bene, fin quasi al punto che si sarebbe attaccata e, a quel momento, ho aggiunto il vino, rosso questa volta.
E poi ho aspettato che sfumasse l'odore alcoolico, fino a che è arrivato il momento di aggiungere, finalmente, il pomodoro, a cui è stato doveroso aggiungere il sale e il pepe macinato all'istante.
Un'ora e mezzo è bastata, perché la carne raggiungesse il giusto grado di morbidezza.
Un'ora e mezzo è bastata, perché la carne raggiungesse il giusto grado di morbidezza.
Bon appetit!!!
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