Un altro antipastino per le tavole festive, semplice , gradevole anche per chi non mangerebbe mai il pesce crudo.
Ti devi prendere un bel filettone di baccalà bagnato (per tutte le considerazione relative al bagnarlo ti rimando ai miei precedenti post), lo asciughi con il massimo dell'amore e lo affetti "a carpaccio" (trucco: 15-20 minuti di freezer, indurendolo un poco, ti aiuteranno a tagliarlo meglio, se poi hai un coltello di ceramica......).
Avrai già preparato la salsa aioli, meglio detta aïoli.
Su questa salsa ci ho anche lavorato un pochino, nel senso di vedere le varie lectio, ma non sono approdato a significative considerazioni. Alla fine della fiera è una semplice maionese all'aglio, anche se in originali ricette provenzali è senza l'uovo.
Questo beato aglio, naturalmente per chi piace (perchè se no cambia antipasto, per favore!), è sicuramente una cosa che gira per tutto il Mediterraneo, dal sud della Francia alla Magna Graecia, immagino anche nel Nord Africa, per cui questa salsina ha tante varianti quanti sono i paesi che si bagnano di questo splendido mare.
Comunque sia ci vanno aglio, olio evo, limone, sale e pepe. Come già detto qualcuno lascia per strada l'uovo. Per cui io la farei così, nella maniera più semplice: 250 cl di olio evo (io nella maionese metto l'olio di arachide ma qui non ce lo metterei, deve essere una salsa molto "forte"), un uovo intero (il bianco mi aiuterà nella formazione dell'emulsione) anche se ci vorrebbe solo il rosso, limone, sale e pepe e l'aglio tritato. Per l'aglio ti puoi regolare così: ne triti otto spicchi, ne butti la metà dentro il bicchierone con tutto il resto e inizi a frullare con il frullatore a immersione: la tua maionese, come per miracolo, incomincerà a "prendere" subito. Prosegui qualche attimo, assaggi e ti regoli, secondo il tuo gusto ma anche quello di chi mangerà con te, se aggiungere il resto dell'aglio.
Guarnisci con i pomodorini tagliati a metà o come ti pare, se hai del tempo da perdere ;-)
Ecco la foto, secondo me non è un antipastino del tutto disprezzabile.
Fallo qualche ora prima così lo servirai a temperatura ambiente.
Un blog fatto a uso e consumo degli amici, vecchi e nuovi, per trascinarli in questa grande passione, e perché "invitare qualcuno a mangiare da te significa incaricarsi della sua felicità per tutto il tempo che sta sotto il tuo tetto", e anche perché "cucinare per le persone alle quali si vuole bene significa impegnare del tempo pensando ai loro gusti, alla loro crescita e al loro benessere".
Andiamo a incominciare
Basta fare un giro al mercato.
Già gli occhi si riempiono di colori, colori di pomodori e peperoni, caldi, rossi e carnosi come certe labbra che si offrono senza vergogna, ma anche caldi come il giallo di pani appena sfornati, sotto la cui crosta si indovina una tenerezza nuova.
E la verdura? ci offre tutte le tonalità dei verdi, che raccontano sommessamente di prati e di orti, innaffiati da uomini tranquilli in maniche di camicia, durante silenziosi tramonti.
Come si fa a non amare il cibo? Semplice, basta non amare gli umani.
Già gli occhi si riempiono di colori, colori di pomodori e peperoni, caldi, rossi e carnosi come certe labbra che si offrono senza vergogna, ma anche caldi come il giallo di pani appena sfornati, sotto la cui crosta si indovina una tenerezza nuova.
E la verdura? ci offre tutte le tonalità dei verdi, che raccontano sommessamente di prati e di orti, innaffiati da uomini tranquilli in maniche di camicia, durante silenziosi tramonti.
Come si fa a non amare il cibo? Semplice, basta non amare gli umani.
sabato 18 dicembre 2010
Ricette per le feste 8 - baccalà crudo con salsa aioli
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