Andiamo a incominciare

Basta fare un giro al mercato.
Già gli occhi si riempiono di colori, colori di pomodori e peperoni, caldi, rossi e carnosi come certe labbra che si offrono senza vergogna, ma anche caldi come il giallo di pani appena sfornati, sotto la cui crosta si indovina una tenerezza nuova.
E la verdura? ci offre tutte le tonalità dei verdi, che raccontano sommessamente di prati e di orti, innaffiati da uomini tranquilli in maniche di camicia, durante silenziosi tramonti.
Come si fa a non amare il cibo? Semplice, basta non amare gli umani.

giovedì 3 febbraio 2011

Cucina veloce: la pizzaiola

La pizzaiola è perfetta.
E' troppo semplice e troppo buona. Ne mangerei un kilo per volta.
Il profumo dell'origano (ma non ho disdegnato di farla con le erbe di Provenza....) ti avvolge in una nuvola di dolcezza.
E' una cottura che definirei "a riempire".

800 g di colarda (a Napoli, a Genova si chiama cascia o punta di cascia) o colardella di manzo fatta a fette e lasciandoci almeno un po' di grasso, 500 g di pomodori pelati buoni, un cucchiaio di origano, un bicchiere di olio evo, due o tre spicchi d'aglio (ma l'aglio è a piacere!), mezzo bicchiere di vino bianco, sale e pepe.

Si cucina nella padella larga.
Accomoda le fette di carne, salale, unisci i pomodori pelati senza succo divisi a metà, l'olio, il vino, l'aglio a pezzetti o intero, l'origano, il pepe.  Io ci ho aggiunto i capperi di Filicudi (gli ultimi, arghhhhhh)
Copri con il coperchio e cuoci a  fuoco medio: per circa mezz'ora fai dell'altro (sudoku, io).


1 commento:

  1. ...è proprio vero, la pizzaiola è fantastica! La sto facendo proprio ora, per pranzo :) e questo blog ha un sacco di bei pensieri! Ciao!

    RispondiElimina