Andiamo a incominciare

Basta fare un giro al mercato.
Già gli occhi si riempiono di colori, colori di pomodori e peperoni, caldi, rossi e carnosi come certe labbra che si offrono senza vergogna, ma anche caldi come il giallo di pani appena sfornati, sotto la cui crosta si indovina una tenerezza nuova.
E la verdura? ci offre tutte le tonalità dei verdi, che raccontano sommessamente di prati e di orti, innaffiati da uomini tranquilli in maniche di camicia, durante silenziosi tramonti.
Come si fa a non amare il cibo? Semplice, basta non amare gli umani.

domenica 20 febbraio 2011

Pasta della zia Maruzzella

Pubblico stasera una ricetta cucinata oggi.
Mi è stata preparata dalla zia Maruzzella nel 2003, e tanto mi era piaciuta che me la sono fatta raccontare.
La zia da poco tempo non è più fra noi, e mi è sembrato bello ricordarla anche così, attraverso una piccola cosa come un piatto ben cucinato, ma che testimoniava il grande amore della sua vita, la sua famiglia.

Imbiondisci con olio le cipolle e l’aglio. Aggiungi il dado e un poco di latte (sic).
Aggiungi poi una melanzana viola a piccoli dadi e un peperone a  julienne. Fai stufare e appoltigliare bene, col coperchio. Aggiungerai poi basilico e origano e pomodoro a pezzetti,  olive e capperi.
Prezzemolo alla fine. Se ti va ci metti anche un po' di formaggio.
Usare pasta tipo maltagliati e saltare il tutto in una grossa padella.
(nota di euge: al momento di saltare ho pensato che aggiungere un po' di pane grattato tostato non sarebbe stato male).
Oooooops! iersera ho dimenticato il prezzemolo!

4 commenti:

  1. la proverò ma senza pan grattato..... secondo me assorbirebbe quel bel sughino che piace a me e salto il formaggio!
    Logico che poi ti manderò la foto di come è venuta a me. lol

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  2. ricettina molto sfiziosa
    unico neo il dado
    io non lo uso
    buona giornata katya

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  3. Complimenti per il blog e questa ricetta gustosa pieni di sapori e profumi molto ben amalgamati.Mi piace molto anche la canzone di sottofondo che hai scelto .Piacere di avrti incontrato e a presto

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  4. Non posso esimermi dal pubblicare un commento che mi ha mandato l'amico Enrico, che conferma ancora una volta la sua prosa finissima, e, in questo caso, anche grande intuito.

    "stavo leggendo la ricetta della pasta della (tua) zia Maruzzella
    vicino a latte leggo (sic)
    visto che sei persona dagli alti studi ho subito scartato l'ipotesi che fosse un sigh (singhiozzo e sospiro dovuto a disappunto) per velocità mal digitato a seguito dell'accostamento tra melanzana e latte
    così tramite wikipedia mi sono chiarito il significato di sic

    ma ora nelle mie orecchie il sic suonava come un ipse dixit (con conseguente scarico di responsabilità in questo caso culinaria)

    siccome che sono rintronato (ma non troppo) avendo rimembranza dell'uso in cucina del latte con la melanzana fresca, ricorrendo nuovamente al NET, ho trovato un riscontro al mio sfocato ricordo in questo sito http://www.alimentipedia.it/Trucchi/Melanzana_consigli.html dove al p.2 si consiglia
    Per ottenere una melanzana meno amara si può anche tenerla a bagno nel latte prima dell'utilizzo.

    Pertanto certo della sconfinata saggezza della zia Maruzzella, che certamente utilizzò latte ben più ricco di grassi di quello quotidianamente a nostra disposizione, avendone perciò maggior guadagno nel togliere la punta d'amaro tipica della melanzana tagliata di fresco, plaudo al nipote che riprone integralmente la ricetta dal gusto d'altri tempi ma così tanto d'attualità per una cucina veloce ma al contempo ricca di genuini sapori".

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