Andiamo a incominciare

Basta fare un giro al mercato.
Già gli occhi si riempiono di colori, colori di pomodori e peperoni, caldi, rossi e carnosi come certe labbra che si offrono senza vergogna, ma anche caldi come il giallo di pani appena sfornati, sotto la cui crosta si indovina una tenerezza nuova.
E la verdura? ci offre tutte le tonalità dei verdi, che raccontano sommessamente di prati e di orti, innaffiati da uomini tranquilli in maniche di camicia, durante silenziosi tramonti.
Come si fa a non amare il cibo? Semplice, basta non amare gli umani.

domenica 26 giugno 2011

Gazpacho pomodoro, fragole e menta

Ecco finalmente una bella ricetta estiva, freschissima, perfetta per il ritorno dal mare. La devo a Barbara, che non riesco a finire di ringraziare.
La si può fare nei bicchierini ma, perchè no, in belle tazze bianche da caffelatte, ovvero nel bicchiere del mojito, come ho fatto io....




Dove, fra l'altro, condivide la menta con il mojito.

Ci vorrà mezzo kilo di pomodori, 70 grammi di fragole, un etto di pane integrale, qualche (e scrivo volutamente qualche) fogliolina di menta, tre cucchiai di olio evo, due di aceto (io usai, iersera, quello di Jerez, provatelo per favore, non lo abbandonerete - altro che balsamico) uno spicchio d'aglio o più a piacere, sale e pepe qb.
Una volta che hai lavato i pomodori e le fragole li tagli a pezzi e li metti nella boulle con l'olio, l'aglio schiacciato, la menta e il pane a pezzi. Sale e pepe. Devi coprire di acqua bella fredda e lo sbatti in frigo tutta la notte, se l'indomani vorri godere.


La mattina ti alzi tutto voglioso e ti si pone davanti il problemino dell'acqua.

Se fossi uno chef potrei dire: "come dico sempre ai miei assistenti.......", invece non lo sono (ancora) per cui mi limito a ripetermi con chi mi circonda, facendo la figura del demente (pre)senile.
Per cui, così come l' "historia si può veramente deffinire una guerra illustre contro il tempo", anche la cucina si può senza dubbio definire "una guerra senza quartiere contro l'acqua". L'acqua servirà per tante cose, anche in cucina, ma non ha alcun sapore, e levarla dagli alimenti contribuisce soltanto a esaltare il loro sapore originale. Volete due esempi: la pasta a risotto, cucinare le verdure al vapore: potrei farne tanti, ma questi due mi vengono in mente adesso.

Per cui, ritornando a bomba al nostro gazpacho, prima di immergere il minipimer nella boulle, sarà una buona idea tirarsi su un po' di acqua con il mestolino e tenerla da parte, in maniera da lasciare una cosa densa e non acquosa. Incomincia a frullare e così, se lo riterrai, avrai sempre un po' di acqua (insaporita) a fianco per aggiustarne la densità.
A seconda dei tuoi personalissimi gusti deciderai anche se il tuo gazpacho dovrà essere passato al chinois.
Fatto, te ne potrai bere bicchierate su bicchierate.
A proposito: io ho raddoppiato le dosi.
Buona domenica!

Last minute comment: il mio pargolo mi suggerisce: "e se ci mettessi un po' di vodka?" Non posso fare a meno di essere d'accordo.

2 commenti:

  1. Dottore mi hai convinta...appena compro le fragole faccio il gazpacho (mi incuriosisce con le fragole).
    Buona domenica
    P.S. sai che mio marito è un tuo collega?

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  2. Per essere buono è buono, anzi buonissimo, l'unica cosa è non fare come ho fatto io, che me ne sono trangugiato tre bicchieri freddi freddi di frigo....ti lascio immaginare l'effetto....
    ciao!

    p.s. io faccio il patologo

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