Andiamo a incominciare

Basta fare un giro al mercato.
Già gli occhi si riempiono di colori, colori di pomodori e peperoni, caldi, rossi e carnosi come certe labbra che si offrono senza vergogna, ma anche caldi come il giallo di pani appena sfornati, sotto la cui crosta si indovina una tenerezza nuova.
E la verdura? ci offre tutte le tonalità dei verdi, che raccontano sommessamente di prati e di orti, innaffiati da uomini tranquilli in maniche di camicia, durante silenziosi tramonti.
Come si fa a non amare il cibo? Semplice, basta non amare gli umani.

sabato 28 maggio 2011

Cronache Slowfish 7 - incontro con uno chef del tutto particolare

All'una, pronto all'assalto del pranzo, mi reco al teatro del gusto pregustandomi un pranzetto di pesce povero, come preannunciato.
Mai però mi sarei immaginato di incontrare un personaggio così singolare!
Intanto segnati il sito http://www.carmelochiaramonte.it/

E' un cuoco senza ristorante, e questa è già una cosa che mi fa impazzire dalla curiosità.
E' soprattutto un grande raccontatore, e quell'oretta passata insieme è stata di grande impatto.


Non mi voglio dilungare nei complimenti, sarebbe stupido. Passo subito alle ricette.
1 - ricetta che viene dalla storia, descritta per la prima volta da Archestrato di Gela nel 178 avanti Cristo. Evvài!
Si tratta semplicemente di mettere il pesciolino intero (pulito) arrotolato in una foglia di fico, con un filo di sale e un po' di origano. NO OLIO. La foglia di fico, che sopporta anche 210 °C per qualche minuto prima di bruciarsi, cede al pesciolino il suo lattice, cosicchè da temperarne il gusto "forte" tipico del pesce azzurro.
Ecco la foto del piattino che mi hanno portato:

























Care/i Lettrici/ori, finchè non avrete il desiderio di preparavelo a casa da soli non vi potete rendere conto di che razza di sapore abbia questa miscela. Un certo sapore di nocciola, ci ho sentito io, ma anche un sapore/profumo che il mio rinencefalo ha capito che ce l'aveva già dentro ma non è riuscito a richiamarlo bene. Motivo di più per riferselo di corsa a casa.
Voto: inclassificabile, troppo buono.

Ricetta 2 - boga in insalata
La boga è presto detta, la fai al forno e la prepari tagliandola da dove finisce la testa, superiormente, con un taglio obliquo che arriva fino all'ano. Penso che così riesci anche a toglierle i visceri. Pochi minuti al forno saranno sufficienti, sempre che tu non riesci a comperare boghe da kilo  ;-)

Cosa ci mette lo chef vicino a questo pesciolino al forno: un'insalata spaventosamente buona e curiosa, composta da: peperoni arrostiti (prima) gialli e rossi, fragole (sì, proprio le fragole!), cipolla di Tropea tritata e tenuta dieci minuti a bagno nell'aceto per farle dare il forte", capperi, menta spezzata con le mani, olio, sale, petali di rosa se li trovi [questo ti dà la misura che il cuoco di cui si parla è fuori dal comune]. L'insalata la mescoli con le mani in una boulle non d'acciaio.
Il commento che mi sono scritto sul brogliaccio lo riporto integralmente: "molto, molto, molto buono!! La peperonata ovviamente ha una marcia in più ma anche il pesciolino, ancorchè un po' spinoso, è eccezionale.
Guardala e sospira:

























Adesso vado, alle 5 e mezza e alle 7 altre due attività.
Poi stasera, prima del calcio in televisione (e pensare che io non sono neanche un appassionato!) pasta con la bottarga della Mauritania (vedi ieri).
A poi
euge

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