Andiamo a incominciare

Basta fare un giro al mercato.
Già gli occhi si riempiono di colori, colori di pomodori e peperoni, caldi, rossi e carnosi come certe labbra che si offrono senza vergogna, ma anche caldi come il giallo di pani appena sfornati, sotto la cui crosta si indovina una tenerezza nuova.
E la verdura? ci offre tutte le tonalità dei verdi, che raccontano sommessamente di prati e di orti, innaffiati da uomini tranquilli in maniche di camicia, durante silenziosi tramonti.
Come si fa a non amare il cibo? Semplice, basta non amare gli umani.

mercoledì 26 gennaio 2011

La quiche, meraviglia di fantasia culinaria

La quiche, anche se purtroppo non è italiana, è uno splendore della cucina, e ogni quiche portata in tavola è un successo di gusto e allegria.
E dire che è il solito piatto di recupero, fatto con gli avanzi del frigorifero. Ma quando vengono messi insieme tutto si trasforma, e ai tuoi amici luccicano un po' gli occhi.

Nel film di James Bond Bersaglio mobile (1985) Roger Moore prepara la "quiche des cabinet" per una biondissima Tanya Roberts, indimenticata Charlie's Angel. Cari lettori vedete bene che anche una misera quiche può avere insperati effetti............

Stasera metto nella quiche melenzane, pomodori e ricotta salata, di recente preparazione.

Dovrai innanzitutto fare la pasta briseè, che è semplicemente una frolla senza zucchero. Nulla di più semplice: per un paio di teglie ci vorranno mezzo chilo di farina, un quarto di burro, un uovo intero, il sale giusto sciolto in pochissima acqua. Bisogna lavorarla a freddo, meglio con i guanti (non di pelle), con il burro fatto a pezzettini piccoli ma non sciolto. Quando si è amalgamata bene si fa la palla e si mette in frigo a raffreddare una buona mezzora.
Tutte le quiche condividono una cosa: una componente liquida che funge da amalgama degli ingredienti. E' l'apparecchio. Son tre uova intere, mezzo litro di latte (o, se preferisci 200 cc di panna e 300 cc di latte), sale, pepe, noce moscata.

E adesso componi la tua quiche: quella di stasera ha come ingrediente principale le melenzane o petonciani che dir si voglia (cfr. Artusi). Dopo che hai messo un paio di melenzane nel forno a scaldare e ad ammobidirsi, quando la pelle è raggrinzita le tiri fuori e le spolpi con un cucchiaio. La polpa la frullerai con un po' di prezzemolo, aglio e sale. Metti la tua bella frullata sulla briseè che hai spianato col il mattarello (e sì, qui ci vuole), tirata a mezzo centimetro e disposta con garbo sulla teglia. Non dimeticherai di punzecchiarla con la forchetta. Se vuoi essere tranquillo le dai così, nuda e cruda, dieci minutini di forno, prima di riempirla.
Adesso ti fai i tuoi bei pomodori concassè, a cubettini, privi di semi e di acqua di vegetazione, e li riversi a ricoprire le melanzane.
Versi l'apparecchio. Grattuggi la ricotta salata.
In forno a 200 °C et voilà, dopo mezzora è pronta. Buona calda, buonissima fredda.

E' un'ora che cerco la foto ma non la trovo. Intanto la ricetta la pubblico, vediamo domani dove sarà la foto, non era granchè, come al solito, ma almeno dava un'idea.
Bonne nuit

ore 8.10
finalmente trovata la foto:

2 commenti:

  1. E' un meraviglioso classico...lo sai che l'ho fatta una settimana fa, proprio la Quiche lorraine, fatta, fotografata e mangiata, poi ho detto la posterò...mio figlio l'altra sera ha caricato linux nel pc e non si capisce per quale motivo è saltato tutto windows e tutto il mio archivio, di ricette e foto....ma la quiche è la quiche....

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  2. E' vero, la quiche è un meraviglioso classico, non ci sono altri aggettivi. Broccoli e bacon è anche splendida.

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