Andiamo a incominciare

Basta fare un giro al mercato.
Già gli occhi si riempiono di colori, colori di pomodori e peperoni, caldi, rossi e carnosi come certe labbra che si offrono senza vergogna, ma anche caldi come il giallo di pani appena sfornati, sotto la cui crosta si indovina una tenerezza nuova.
E la verdura? ci offre tutte le tonalità dei verdi, che raccontano sommessamente di prati e di orti, innaffiati da uomini tranquilli in maniche di camicia, durante silenziosi tramonti.
Come si fa a non amare il cibo? Semplice, basta non amare gli umani.

domenica 29 luglio 2012

Rotolo 2 - funghi, porchetta ed emmenthal

La mia fantasia spesso vaga in un aere pieno di profumi e sapori....
Il rotolo che mi sono fatto l'altro giorno mi è così piaciuto che ho pensato di ripeterlo. Del resto questi rotoli di sfoglia ripieni sono buonissimi anche a temperatura ambiente, il giorno dopo, se uno riuscisse ad arrivarci.

Mi sono comperato una confezione di funghi coltivati, o champignons che dir si voglia e, dopo averli puliti, li ho saltati in padella con olio e uno spicchio di aglio. Interi, soltanto separando il gambo dalla cappella. Poi li ho affettati e li ho messi a strati sulla mia sfoglia, assieme a fette di porchetta e a fette di emmenthal.
Ho anche provato a tagliare a metà la sfoglia, come dissi nel precedente rotolo.
Diciamo che continuo ad avere qualche problemino in questo senso ma vi garantisco che questo rotolo mi ha fatto impazzire.
Voi tutti che siete più bravi di me lo farete senza dubbio esteticamente migliore, e di gran lunga.

Eccolo, comunque


2 commenti:

  1. Molto buono e con un'impronta decisamente maschile; mai avrei pensato alla deliziosa porchetta come elemento di farcitura per questo rotolo! Complimenti.
    PS è da un mese che sono a dieta e vedere certi piatti mi riempie di languore :)

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    1. io oggi mi sono pesato e forse dovrei chiudere il blog.....
      ho tristemente mangiato un piatto e mezzo di minestrone, senza il solito etto di pesto e un altro etto di pecorino, e due fili di olio, e senza il soffritto.
      E una pesca.
      vale la pena soffrire così?
      Sull'altro blog presto scriverò una breve trattazione intitolata "vita quotidiana del leone marino".........

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