Andiamo a incominciare

Basta fare un giro al mercato.
Già gli occhi si riempiono di colori, colori di pomodori e peperoni, caldi, rossi e carnosi come certe labbra che si offrono senza vergogna, ma anche caldi come il giallo di pani appena sfornati, sotto la cui crosta si indovina una tenerezza nuova.
E la verdura? ci offre tutte le tonalità dei verdi, che raccontano sommessamente di prati e di orti, innaffiati da uomini tranquilli in maniche di camicia, durante silenziosi tramonti.
Come si fa a non amare il cibo? Semplice, basta non amare gli umani.

lunedì 15 giugno 2015

CENA DEI CUBETTI - DINNER OF THE LITTLE CUBES - DINER DES PETITS CUBES

I cubetti.... mi tornano in mente certi cubetti di legno colorato, colori vivaci, con i quali da bambino mi inventavo poco più che piccole case, ma ci passavo delle giornate.
Devono essere stati ripescati ieri pomeriggio, in quel melting pot sotto i capelli che raccoglie tutto, ma non in ordine....

Non è che puoi far roba calda a cena, anche se siamo agli sgoccioli della primavera: chi viene a sedersi al tuo desco vorrà ben essere rinfrescato.

L'ultimo imperativo categorico è ben quello di svuotare dispensa e/o frigorifero: nel mio caso l'aurea regola del"first in/first out" (consumare per prima la roba che si è comperata prima) si traduce nel mangiare sempre cose vecchie. Anche perché, vivendo l'inconscia paura di restare senza cibo, finisco con comperare sempre di più di quel che consumo. E l'ordine nelle dispense non lo faccio poi così spesso.

Allora: un melone in frigo: comprerò un po' di prosciutto di Parma (che trovo più aggraziato del San Daniele, non me ne vogliano i friulani).

Frittata di pasta: si può mangiare fredda. So chi mi venderà la provola silana. Ho in frigo un certo avanzo di soppressata che non potrà che essere perfetta. E in frigo c'è anche il pecorino.

Bollito con salsa tartare: perché quel pezzo di "polpa per bollito" che ho comperato mi occhieggia triste dal cassetto della carne.

Il dessert lo portano loro.


Mezzora per la spesa: il giovane che abita con me talvolta si adatta a farmi da autista. Al mercato vado diritto dai miei fornitori...

Non è una grande cena, lo ammetto però l'applauso l'ho strappato lo stesso.

Melone e prosciutto crudo: a cubetti un po' più grossi il melone, a cubetti un pochino più piccoli   il crudo, tagliato attentamente dal pizzicagnolo in due fette dello spessore di cm 1 circa.
Tocco dello chef: l'aceto balsamico.



La frittata è la solita: la potete vedere qui. Si è trattato di farla a cubetti, e non è stato poi così semplice.



Il bollito e la salsa tartare son sempre le solite cose, che non c'è da spiegarle: però le puoi servire fredde (non di frigo, ambient!)




Ecco, ci ho perso un'ora e mezzo ma, come sempre e anche con un piede dolorante, MI SONO DIVERTITO. Tanto basta.



3 commenti:

  1. Molto divertente l'idea di una cena cubista :) Sopra tutto, mi piace come hai presentato il bollito con la salsa tartara.
    Eugenio, volevo farti i complimenti perche' qualche tempo fa, su tv2000, ti ho visto cucinare la Torta di riso alla ligure. Una ricetta che faro' sicuramente. Bravissimo!

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    1. Grazie, grazie, troppobuona. Per così poco...... su you tube, sempre che tu ne abbia voglia, troverai anche il video dei ravioli di stoccafisso.
      un abbraccio

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  2. Visto! Per la gioia di tutti i palati, quei ravioli devono essere eccezionali! Complimenti sinceri.

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