Andiamo a incominciare

Basta fare un giro al mercato.
Già gli occhi si riempiono di colori, colori di pomodori e peperoni, caldi, rossi e carnosi come certe labbra che si offrono senza vergogna, ma anche caldi come il giallo di pani appena sfornati, sotto la cui crosta si indovina una tenerezza nuova.
E la verdura? ci offre tutte le tonalità dei verdi, che raccontano sommessamente di prati e di orti, innaffiati da uomini tranquilli in maniche di camicia, durante silenziosi tramonti.
Come si fa a non amare il cibo? Semplice, basta non amare gli umani.

lunedì 18 marzo 2013

Fusilli con un nuovo sugo - Fusilli avec une nouvelle sauce - Fusilli with a new sauce

Questo l'ho inventato io, quindi nella rete non c'è proprio. Non sarà una grande soddisfazione ma per me non è neanche piccola.
L'ho fatto qualche volta e a qualcuno l'ho consigliato, e in entrambi i casi la felicità di chi l'ha mangiato ha reso felice anche me.
E' anche piuttosto veloce, intendendo per veloce quel condimento che si realizza "più o meno" durante la cottura della pasta.

Per cui: per quattro persone metterai nella saltiera due porri affetati e un po' di bacon (o di pancetta) assieme a un peperoncino e a uno spicchio d'aglio vestito. Quando il porro è ammorbidito li levi e aggiungi una ventina di pomodori ciliegini, tagliati in quattro spicchi. E venti centimetri di concentrato di pomodoro. Deve cuocere quel tanto che basti a far spappolare i pomodori.
Nel frattempo non ozi, ma tosti in un padellino a parte un pugno di pinoli, ché male non ci possono stare.
E ce li butti dentro.
I tuoi fusilli saranno ormai al dente. Li scoli e li salti.
Ma non è finita: mancano le striscioline di pecorino, fresco dalla Sardegna.
E finalmente, tutti insieme, si gode.
Credo di essere un po' edonista. Me ne farò una ragione.












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