L'occasione fa l'uomo ladro, nel mio caso lo fa anche vergognosamente goloso......
Fatto sta che oggi mi è caduta dal cielo di Palermo della meravigliosa bottarga di tonno e anche un bel mazzo di maggiorana, appena raccolta, con un odore talmente intenso che stasera finirà in una frittatina, e se dovessi sceglierla adesso sarà soltanto di uova e maggiorana.
Tutto ciò mi ha portato a casa con le bave, come certi poppanti......quindi:
pancarrè integrale appena tostato, la bottarga affettata sottile sottile, due riccioli di burro e un po' di maggiorana appena tritata al coltello: non sarà un piatto che stia al paragone con quelli di Bocuse ma io e il pargolo ce la siamo spazzolata in un batter d'occhi.
La sfida era: come starà il gusto della maggiorana con quello dello bottarga? Vinta, direi.
Se il pancarrè lo tagli in quattro, acconciando la bottarga e il burro in maniera carina, farai anche un finger food di tutto rispetto.
Anche in 5 minuti di orologio si riesce a far qualcosa di bello e di buono:
Un blog fatto a uso e consumo degli amici, vecchi e nuovi, per trascinarli in questa grande passione, e perché "invitare qualcuno a mangiare da te significa incaricarsi della sua felicità per tutto il tempo che sta sotto il tuo tetto", e anche perché "cucinare per le persone alle quali si vuole bene significa impegnare del tempo pensando ai loro gusti, alla loro crescita e al loro benessere".
Andiamo a incominciare
Basta fare un giro al mercato.
Già gli occhi si riempiono di colori, colori di pomodori e peperoni, caldi, rossi e carnosi come certe labbra che si offrono senza vergogna, ma anche caldi come il giallo di pani appena sfornati, sotto la cui crosta si indovina una tenerezza nuova.
E la verdura? ci offre tutte le tonalità dei verdi, che raccontano sommessamente di prati e di orti, innaffiati da uomini tranquilli in maniche di camicia, durante silenziosi tramonti.
Come si fa a non amare il cibo? Semplice, basta non amare gli umani.
Già gli occhi si riempiono di colori, colori di pomodori e peperoni, caldi, rossi e carnosi come certe labbra che si offrono senza vergogna, ma anche caldi come il giallo di pani appena sfornati, sotto la cui crosta si indovina una tenerezza nuova.
E la verdura? ci offre tutte le tonalità dei verdi, che raccontano sommessamente di prati e di orti, innaffiati da uomini tranquilli in maniche di camicia, durante silenziosi tramonti.
Come si fa a non amare il cibo? Semplice, basta non amare gli umani.
lunedì 6 giugno 2011
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