Le ricopio come le ho mandate, nella forma classica della ricetta che io aborrisco.
(Tanto per far veder che son capace a scriverla anche io, ah ah ah).
Le foto, come sempre, sono orrende. Ma, a mio modesto modo di vedere, non sono la cosa più importante.
Ingredienti
Per la pasta: farina
di grano tenero 00 g. 200, uova medie 2, sale q.b., vino bianco q.b.
Per il ripieno dei
ravioli: soppressata calabrese g. 200, ricotta vaccina g.200,
pomodoro crudo privato dell'acqua di vegetazione g. 200, parmigiano q.b.
Per la salsa: burro g.
50, porro g. 200, patate g. 200, panna cc. 200, una bustina di
zafferano. Brodo vegetale q.b., sale e pepe bianco q.b., pangrattato
q.b.
Procedimento
Confezionare la pasta
fresca con il metodo tradizionale facendo la fontana e riporla in
frigo per un'ora.
Tagliare con il coltello
a piccoli pezzi la soppressata calabrese, a piacere piccante o dolce,
aggiungervi il pomodoro crudo e frullarla con il mixer. Aggiungere la
ricotta e eventualmente un cucchiaio di parmigiano. La ricotta potrà
essere sostituita dalla cagliata genovese (prescinseua). L'impasto
deve risultare abbastanza denso, tale da poter essere spremuto con la
sac à poche.
Tirare la pasta con la
sfogliatrice e confezionare i ravioli, in alternativa confezionare
delle mezzelune con il coppapasta, con maggiore quantità di ripieno.
Tagliare il porro e le
patate a fettine sottili e rosolarle in padella con il burro. Quando
avranno preso il colore aggiungere il brodo e lo zafferano e portare
a cottura finché le patate non saranno ammorbidite. Frullare il
tutto con il minipimer e aggiungere 200 cc di panna.
Buttare i ravioli
nell'acqua bollente salata per due minuti e scolarli.
Riempire una pirofila con
metà della salsa, versarvi i ravioli su cui spargere la restante
salsa. Spolverare di pangrattato e mettere in forno con il grill
acceso fino a che non prendano il colore.