Un blog fatto a uso e consumo degli amici, vecchi e nuovi, per trascinarli in questa grande passione, e perché "invitare qualcuno a mangiare da te significa incaricarsi della sua felicità per tutto il tempo che sta sotto il tuo tetto", e anche perché "cucinare per le persone alle quali si vuole bene significa impegnare del tempo pensando ai loro gusti, alla loro crescita e al loro benessere".
Basta fare un giro al mercato. Già gli occhi si riempiono di colori, colori di pomodori e peperoni, caldi, rossi e carnosi come certe labbra che si offrono senza vergogna, ma anche caldi come il giallo di pani appena sfornati, sotto la cui crosta si indovina una tenerezza nuova. E la verdura? ci offre tutte le tonalità dei verdi, che raccontano sommessamente di prati e di orti, innaffiati da uomini tranquilli in maniche di camicia, durante silenziosi tramonti. Come si fa a non amare il cibo? Semplice, basta non amare gli umani.
Raramente ho degli avanzi, non importa per quante persone cucini.
Può capitare, come in questo caso, che il mio ultimo pollo arrosto, dopo il pasto resti privo di petto, cosce e ali, e la carcassa finisca in frigo un paio di giorni.
Devi solo trovare il tempo di sederti una mattina e di metterti con le dita a raschiare ogni pezzettino di polpa residua. Vedrai, ne verrà abbastanza per questo bel piattino, che la sera potrai servire con grande soddisfazione.
Col pollo potrai mettere ciò che vorrai: io ho deciso di metterci solo cetriolini affettati, i migliori che ho trovato. E poi tanta bella gelatina.... fatta col mitico cubetto Ideal.
E' bellissimo, me lo dico da solo..... anche se ne ho fotografato solo metà.
Tutto ciò mi fa molto ridere. Se provate a mettere su Google le mie traduzioni escono fuori le cose più strane. Anche una pasticceria di Houston (TX).
La mia invece è una ricetta, perfetta, che lo Chef ha voluto donarci. E io ho provato a rifarla, ma la sua era più buona. E questa è la differenza fra l'allievo e il Maestro. Non posso neanche dire "avrò tempo", perché lui ha dieci anni meno di me.
Comunque la ricetta è questa.
N.B.B. se non usi o non vuoi usare il burro pianta subito di leggere e passa ad altro. Certo che il burro si accumula nelle arterie del collo e uno poi sragiona (io però ho sempre sragionato, quindi il burro non è in questione) però qui il burro ha un suo perché. Che lo dico dopo.
La dose è per fare un paio di teglie, ché se ne possa dare una fetta a una ventina di persone desiderose di bontà e di dolcezza.
500 (dico: cinquecento) grammi di burro
480 g di farina
460 di zucchero
8 uova
due bustine di lievito per dolci
vanillina in polvere
bucce di agrumi grattugiate, quelle che preferisci (ma tante).
Prima di partire: fai ammorbidire il burro, o aspettando un'ora o dandogli una bottarella di microonde (io la seconda).
Monti con grande amore gli otto rossi con lo zucchero, fino a che non "disegnino".
Aggiungi il burro che ormai sarà una "pomata" (no, non è una medicina!). E mescoli.
Monti gli otto bianchi a neve ferma.
Adesso, con grande cautela, aggiungi alternativamente, un po' di farina e un po' di bianchi, e mescoli fino a che non li avrai incorporati tutti alla miscela uova-zucchero-burro.
Fatto ciò versi nella/e teglia/e e allarghi il composto, dandogli piccoli colpi sul tavolo.
In forno a 180 °C per 40 minuti.
Naturalmente io me le sono quasi dimenticate per cui un po' di bruciaticcio c'era. Il forno mi ha fregato, quando sono andato a vedere era a 210 °C. Venti gradi quindi possono fare la differenza!!!!
Comunque non è tanto il fare la ricetta perfettamente quanto divertirsi un po' a giocare con i pentolini. E' questo mi è perfettamente riuscito.
A proposito: il perché del burro è la sofficità della torta. Anche il giorno dopo, o due giorni dopo, se ci arrivasse.....
Ecco le foto:
la prima, ben truccata....
Questo l'ho inventato io, quindi nella rete non c'è proprio. Non sarà una grande soddisfazione ma per me non è neanche piccola.
L'ho fatto qualche volta e a qualcuno l'ho consigliato, e in entrambi i casi la felicità di chi l'ha mangiato ha reso felice anche me.
E' anche piuttosto veloce, intendendo per veloce quel condimento che si realizza "più o meno" durante la cottura della pasta.
Per cui: per quattro persone metterai nella saltiera due porri affetati e un po' di bacon (o di pancetta) assieme a un peperoncino e a uno spicchio d'aglio vestito. Quando il porro è ammorbidito li levi e aggiungi una ventina di pomodori ciliegini, tagliati in quattro spicchi. E venti centimetri di concentrato di pomodoro. Deve cuocere quel tanto che basti a far spappolare i pomodori.
Nel frattempo non ozi, ma tosti in un padellino a parte un pugno di pinoli, ché male non ci possono stare.
E ce li butti dentro.
I tuoi fusilli saranno ormai al dente. Li scoli e li salti.
Ma non è finita: mancano le striscioline di pecorino, fresco dalla Sardegna.
E finalmente, tutti insieme, si gode.
Credo di essere un po' edonista. Me ne farò una ragione.
Eccomi, non mi ero perduto.....
Tante cose fatte e tante cosa da fare, cosicché il mio blog ne ha un po' sofferto. ma saprò farmi perdonare.
Per intanto posto questa che ho fatto qualche tempo fa.
E' una ricettina siciliana, nulla di nuovissimo, per carità.
Per otto persone conterai un'arancia a testa. E' evidente che se fai un'insalata di arance ti dovrai cercare le più belle e le più buone che qauel giorno saranno presenti al mercato!
Poi ti devi procurare due finocchi grossi, olio evo ma siciliano, un bel mazzetto di menta piperita, sale e pepe.
Peli le cinque arance al vivo (ah ah ah!!) e affetti i finocchi molto sottili, con la mandolina, o mano, come preferirai in quel momento. Certo che se hai un buon coltello riesce meglio con quello.
Ti avanzano tre arance che spremerai: orangette potremmo chiamare il condimento per questa meraviglia di profumi: olio e arancio, sale e pepe. Per la citronette/vinaigrette la proprozione è 3 olio/1 limone-aceto. In questo caso forse metterei proporzionalmente meno olio, che usiamo per legare i sapori, ma il sugo dell'arancia si deve sentire bene. Fa un paio di provine.
Alla fine le foglioline di menta spezzettate non daranno solo un tocco di colore ma un profumo aggiunto.
Se mi facessi le canne ci avrei aggiunto anche il rosmarino tritato, ma quello che cresce sul mare, che ha un profumo ben diverso da quello del supermercato....
Ma son troppo vecchio, nn me le faccio.
comunque già così è da gridare.....