ieri l'ho fatta e sono rimasto contentissimo, ed ha avuto una buona accoglienza.
E' ua ricetta presa dal blog Giallo Zafferano, motivo per cui non sto a trascrivere la ricetta ma vi metto il link:
http://ricette.giallozafferano.it/Torta-fredda-allo-yogurt.html
I miei commenti sono proprio ridotti all'osso:
1 - questa torta è una variante di cheesecake, torta molto interessante nella sua storia e nelle sue variazioni regionali. Motivo per cui linkate qui
http://it.wikipedia.org/wiki/Cheesecake
e vi fate un'idea, anche in vista di personalissime variazioni, che sono poi "il sale" della cucina;
2 - i biscotti Digestive sono per me una piacevolissima scoperta;
3 - può darsi che 750 g di yogurt alla frutta e 300 g di panna montata possano sembrare, e a taluna sono sembrati, non troppo dolci: non farai altro che aggiungere un po' di zucchero a velo alla panna mentre monta, 25/50g;
4 - io ho usato uno yogurt albicocca-pesca, perchè mi sembrava un buon gusto: lo yogurt però era bianco: se si vuole una torta bella colorata o aggiungerai un po' di coloranti alimentari in polvere o prendi uno yogurt tipo frutti di bosco o ciliegia, il look secondo me ci guadagna;
5 - rispetto alla ricetta di partenza mi sono permesso di aggiungere un po' di granella di nocciole, che non ci è stata male per niente.
Tutto qui, è un bel dolce, estivo, fresco, e lo fai in frigo, non hai bisogno del forno, che è un valore aggiunto.
Eccolo:
E questa è la fetta impiattata:
Un blog fatto a uso e consumo degli amici, vecchi e nuovi, per trascinarli in questa grande passione, e perché "invitare qualcuno a mangiare da te significa incaricarsi della sua felicità per tutto il tempo che sta sotto il tuo tetto", e anche perché "cucinare per le persone alle quali si vuole bene significa impegnare del tempo pensando ai loro gusti, alla loro crescita e al loro benessere".
Andiamo a incominciare
Basta fare un giro al mercato.
Già gli occhi si riempiono di colori, colori di pomodori e peperoni, caldi, rossi e carnosi come certe labbra che si offrono senza vergogna, ma anche caldi come il giallo di pani appena sfornati, sotto la cui crosta si indovina una tenerezza nuova.
E la verdura? ci offre tutte le tonalità dei verdi, che raccontano sommessamente di prati e di orti, innaffiati da uomini tranquilli in maniche di camicia, durante silenziosi tramonti.
Come si fa a non amare il cibo? Semplice, basta non amare gli umani.
Già gli occhi si riempiono di colori, colori di pomodori e peperoni, caldi, rossi e carnosi come certe labbra che si offrono senza vergogna, ma anche caldi come il giallo di pani appena sfornati, sotto la cui crosta si indovina una tenerezza nuova.
E la verdura? ci offre tutte le tonalità dei verdi, che raccontano sommessamente di prati e di orti, innaffiati da uomini tranquilli in maniche di camicia, durante silenziosi tramonti.
Come si fa a non amare il cibo? Semplice, basta non amare gli umani.
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Ciao e complimenti per questo blog ricco di passione e di gusto. Ti ringrazio del commento che mi hai lascito...a presto. Marco.
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