Bisognava pur cucinare qualcosa, mi mancava quell'ansia davanti ai fornelli.
La situazione del periodo impone scelte veloci, ma, come sempre, oculate.
Ho scelto i Corzetti, perchè non li avevo mai cucinati e perché, se andate a vedere nei miei libri di cucina, avevo messo una provvidenziale orecchia a una pagina del nuovo libro sulla pasta, che trovate al numero 111, "La geometria della pasta, forma perfetta salsa perfetta".
I Corzetti, per chi non li conosce sono raccontati bene qui: Corzetti
Si tratta di sciogliere un po' di burro, io ne ho sciolto 74 grammi, che sono il pezzo che mi ha dato il negoziante del Mercato, e, quando inizia a sfrigolarre, di buttarci dentro un etto di pinoli, chè possano tostare. Occhio a non bruciarli, devono solo prendere il colore e cedere il sapore. Quando sonbo ben colorati ci buttiamo dentro la maggiorana.
Sulla maggiorana c'è da fare un piccolo discorso: condivide con l'origano questa strana proprietà per cui l'aroma aumenta, ma tanto, se è secca. Per cui io l'ho messa secca, tutt'al più se non ce l'hai secca ne metti un mazzetto intero di fresca. Ma non deve starci tanto la maggiorana, pochi secondi.
Allunghi infine con un po' di acqua della pasta.
Scoli, salti i corzetti col tuo sugo e spargi a larghe mani il parmigiano.
Mormorii di approvazione.........
Un blog fatto a uso e consumo degli amici, vecchi e nuovi, per trascinarli in questa grande passione, e perché "invitare qualcuno a mangiare da te significa incaricarsi della sua felicità per tutto il tempo che sta sotto il tuo tetto", e anche perché "cucinare per le persone alle quali si vuole bene significa impegnare del tempo pensando ai loro gusti, alla loro crescita e al loro benessere".
Andiamo a incominciare
Basta fare un giro al mercato.
Già gli occhi si riempiono di colori, colori di pomodori e peperoni, caldi, rossi e carnosi come certe labbra che si offrono senza vergogna, ma anche caldi come il giallo di pani appena sfornati, sotto la cui crosta si indovina una tenerezza nuova.
E la verdura? ci offre tutte le tonalità dei verdi, che raccontano sommessamente di prati e di orti, innaffiati da uomini tranquilli in maniche di camicia, durante silenziosi tramonti.
Come si fa a non amare il cibo? Semplice, basta non amare gli umani.
Già gli occhi si riempiono di colori, colori di pomodori e peperoni, caldi, rossi e carnosi come certe labbra che si offrono senza vergogna, ma anche caldi come il giallo di pani appena sfornati, sotto la cui crosta si indovina una tenerezza nuova.
E la verdura? ci offre tutte le tonalità dei verdi, che raccontano sommessamente di prati e di orti, innaffiati da uomini tranquilli in maniche di camicia, durante silenziosi tramonti.
Come si fa a non amare il cibo? Semplice, basta non amare gli umani.
mercoledì 28 settembre 2011
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Che piatto eccezionale.Ho capito adesso dovrò andare in giro per trovare gli stampini dei corsetti,
RispondiEliminaCiao ciao
Euge sai che mi piacciono un sacco i corsetti? è una pasta molto buona! ed il tuo condimento è ottimo. Paola
RispondiEliminawww.paoladany.blogspot.com
devo procurarmi questi stampini....Bella ricetta, molto originale! buona giornata....
RispondiEliminaGrazie per i vostri commenti!
RispondiEliminaAppena mi resta un minuto vado a cercare gli stampini e vi farò un pacchetto postale.
euge