Andiamo a incominciare

Basta fare un giro al mercato.
Già gli occhi si riempiono di colori, colori di pomodori e peperoni, caldi, rossi e carnosi come certe labbra che si offrono senza vergogna, ma anche caldi come il giallo di pani appena sfornati, sotto la cui crosta si indovina una tenerezza nuova.
E la verdura? ci offre tutte le tonalità dei verdi, che raccontano sommessamente di prati e di orti, innaffiati da uomini tranquilli in maniche di camicia, durante silenziosi tramonti.
Come si fa a non amare il cibo? Semplice, basta non amare gli umani.

lunedì 12 settembre 2011

La cucina di Jamie Oliver

Adoro Jamie Oliver!
Non so i miei lettori ma io lo adoro. E per un semplicissimo motivo, perchè guardandolo cucinare ti trasmette passione e voglia di imitarlo, e lo fai e hai dei buoni risultati.........

Come ho già scritto mi sono comperato, con la scusa del 31 agosto, una ventina di libri di cucina, che dopo sfogliati si sono rivelati taluni carini, taluni splendidi (quello di Bocuse, sopratutti) e taluni beh....... farò un esempio: lo Chef Davide Oldani è uno Chef grandissimo, perchè è giovane, perchè ha fatto la scuola dai migliori, perchè ha creato un grande ristorante e soprattutto perchè ha un concetto di "squadra" bellissimo, e che averlo realizzato è la parola magica per "lavorare bene e insieme ogni giorno". Però sfogliando le ricette del suo libro a me ha dato la misura della mia pochezza culinaria e mi ha fatto anche venire la paura che non sarò mai uno Chef! All'età che ho non è che mi posso mettere a girare il mondo...... ho come la paura che il mio ristorantino resti un sogno...

Jamie Oliver invece ti tira su. Quel programmino che fa sul Gambero Rosso, un pranzo in 30 minuti è fortissimo. E' ovvio che i trenta minuti funzionano se cucina lui, ma io in un'oretta me la sono cavata e ho imparato anche due o tre cosette che non dimenticherò facilmente.

Non posso descrivere tutto il pranzetto per filo e per segno, vi elenco soltanto il menù con qualche piccola chiosa:

1 - filetto di manzo alle erbe aromatiche, affettato su un letto di senape e salsa di rafano
ho imparato che si può avere una buona idea del grado di cottura toccando con il dito la carne e giudicandone la cedevolezza (certo, col termometro a sonda sono più tranquillo, però non posso portarmelo in cartella  ;-).
Quando è pronto lo metti nel piatto coperto da un foglio di alluminio e da una picagetta (vulgo: strofinaccio).


2 - patate rosse in padella
Jamie fa una prima cottura in acqua e quando i pezzi (2 cm circa) sono ammorbiditi le scola e le fa raffreddare. Dopodiché le ributta in padella assieme a aglio incamiciato, rosmarino, una noce di burro e, udite udite, un po' di buccia di limone, e le fa finire di cuocere. Delizia è parola che non comprende appieno la bontà del piatto.

3 - carote glassate
per me altra novità, da ripetere quanto prima. La ricetta comunque pari pari è sul libro di Bocuse, per cui nessuno può dire che Jamie Oliver non abbia studiato i grandi maestri.
Le carotine pulite bene le metterai nella casseruola e le ricopri a filo di acqua. Aggiungi sale, timo, olio, la solita noce di burro, due foglie di alloro e due cucchiaini di zucchero.
Portarle a cottura significherà far consumare l'acqua a fuoco dolce. Una scossa alla fine le avvolgerà di quella specie di caramello che si è formato, ecco perchè "glassate". In tavola con sale e limone e ancora qualche erbetta.

4 - Yorkshire pudding
come poteva mancare in questa classica cena inglese? Anche se sono italiano mi viene da dire "altro che pane!"
Nel frullatore versi una tazza di farina, una tazza di latte, un uovo intero, un pizzico di sale. Frulli e riempi gli stampini dove hai messo un cucchiaino d'olio. In forno a 220 °C, controllare la cottura senza aprire!

 5- salsina per il filetto
Qui Jamie Oliver supera sé stesso. Una salsina da farne un secchio, da tenere lì, va bene con tutto. Ma soprattutto strafacile. Le dosi non le voglio volutamente dare.
Affetti cipolle rosse e funghi champignon, se lo ritieni in parti eguali, e li rosoli nella padella dove hai levato il tuo filetto, aggiungi un cucchiaio di farina e quando è tutto asciutto butti un bicchiere di vino rosso. Termini la cottura allungando con un po' di brodo fino a quando avrai la consistenza desiderata.

La foto del filetto stasera, quando arrivo a casa: per intanto godetevi il raccontino.
A presto

Ecco le foto:
i pudding
 
e il filetto:

1 commento:

  1. cazzarola, che desiderio mi hai fatto venire con questa foto!!!!!
    ti è venuto benissimo....si vede, si vede..
    Tu forse non lo sapevi ma il mio mito in cucina è proprio Jamie. IO lo adoro per quel fare un pò pasticcione geniale che ha.
    MI arriva in questi giorni un suo libro con dedica e autografo. Una amica comune me lo ha procurato a Londra.
    Mitico!!!!
    me lo metto in cassaforte (anzi me lo metterei se l'avessi).
    E comunque ne ho altri due di libri suoi, dove ci sguazzo e mi diverto da morire, ritrovandomici.
    Un abbraccio
    Anna

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