Mi collego idealmente al post di ieri.
Mi piace citare uno Chef che ha un ristorantino in Alto Adige, e che presto visiterò......
".... Eppure è proprio sui prodotti genuini e di stagione che si gioca tutto: la scelta accurata degli ingredienti diventa misura di ogni cosa, nobilitarli anziché svilirli è l’arte o la scommessa di ogni giorno. Questo il principio alla base della mia filosofia culinaria, che peraltro non ruota solo attorno ai piatti regionali, ma riserva ampio spazio anche alle creazioni personali, seppure ispirate alla mia terra d’origine".
Sembra che l'abbia detto io, ah ah ah
invece è Herbert Hintner, che rare volte ho visto sul Gambero Rosso ma che sono bastate a fissarmelo in testa.
Il sito dove potete andare a vederlo e a conoscere il suo ristorante è questo:
Ristorante Zur Rose
per oggi accontentatevi
euge
Un blog fatto a uso e consumo degli amici, vecchi e nuovi, per trascinarli in questa grande passione, e perché "invitare qualcuno a mangiare da te significa incaricarsi della sua felicità per tutto il tempo che sta sotto il tuo tetto", e anche perché "cucinare per le persone alle quali si vuole bene significa impegnare del tempo pensando ai loro gusti, alla loro crescita e al loro benessere".
Andiamo a incominciare
Basta fare un giro al mercato.
Già gli occhi si riempiono di colori, colori di pomodori e peperoni, caldi, rossi e carnosi come certe labbra che si offrono senza vergogna, ma anche caldi come il giallo di pani appena sfornati, sotto la cui crosta si indovina una tenerezza nuova.
E la verdura? ci offre tutte le tonalità dei verdi, che raccontano sommessamente di prati e di orti, innaffiati da uomini tranquilli in maniche di camicia, durante silenziosi tramonti.
Come si fa a non amare il cibo? Semplice, basta non amare gli umani.
Già gli occhi si riempiono di colori, colori di pomodori e peperoni, caldi, rossi e carnosi come certe labbra che si offrono senza vergogna, ma anche caldi come il giallo di pani appena sfornati, sotto la cui crosta si indovina una tenerezza nuova.
E la verdura? ci offre tutte le tonalità dei verdi, che raccontano sommessamente di prati e di orti, innaffiati da uomini tranquilli in maniche di camicia, durante silenziosi tramonti.
Come si fa a non amare il cibo? Semplice, basta non amare gli umani.
giovedì 15 settembre 2011
Girando girando siamo in più d'uno a pensarla così
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento