Andiamo a incominciare

Basta fare un giro al mercato.
Già gli occhi si riempiono di colori, colori di pomodori e peperoni, caldi, rossi e carnosi come certe labbra che si offrono senza vergogna, ma anche caldi come il giallo di pani appena sfornati, sotto la cui crosta si indovina una tenerezza nuova.
E la verdura? ci offre tutte le tonalità dei verdi, che raccontano sommessamente di prati e di orti, innaffiati da uomini tranquilli in maniche di camicia, durante silenziosi tramonti.
Come si fa a non amare il cibo? Semplice, basta non amare gli umani.

giovedì 12 luglio 2012

Astice alla catalana

Chi legge il mio blog sa che non faccio pubblicità, per scelta, giusta o sbagliata che sia.
Ritengo però di fare un'eccezione e di segnalare un piatto e un ristorantino che, nella mia personalissima classifica, valgono un bel 10/10. 
Intanto mettiamo la foto, fatta col telefonino, tanto per avere un'idea di cosa si parla:














Il problema non è la ricetta, è la materia prima. Io l'astice non riesco proprio a procurarmelo. Non lo trovo al mercato, anzi ai mercati che frequento, e quindi a casa non riesco a prepararlo.

Comunque sia la ricetta è presto detta: l'astice lo immergi nell'acqua bollente per tre minuti. Ed è pronto, si tratta solo di tagliarlo lungo l'asse longitudinale. Lo metti nel piatto e lo riempi di frutta e di verdura, segnatamente pomodoro concassè, finocchio a fettine, sedano a fettine, qualche fogliolina di basilico, gamberetti già puliti, strisce di melone, di ananas, fettine di mela, fragole.
Dovrà essere condito con una citronette fatta con un olio il più delicato possibile, ovviamente.
Il ristorante è Iseo, a Portovenere. Per chi mi legge dalla Toscana, ad esempio, ritengo che possa valere la gita. 
Il prezzo, beh, non lo dico. Alto ma coerente.
Se chi mi legge ha la fortuna di trovarlo, vivo naturalmente, che se lo provi a fare, è uno spettacolo.
Bon appetit!

2 commenti:

  1. Portovenere è un gioiellino, ci sono stata qualche anno fa...Mi sembra di aver mangiato lì un formidabile fritto di paranza!

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    1. La prossima volta che vieni andremo a mangiare l'astice insieme!

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