Oggi ho fatto un pranzetto estivo, del quale ho cercato, come sempre, la figura, e, per la stagione, la facile digeribilità. Non sta a me dire se ci sono riuscito.
Questo è il piatto che ho presentato per primo. Due piatti su tre che ho fatto provengono da un sito sul Molise, che avevo salvato parecchio tempo fa. Oggi mi sono venuti bene.
Per correttezza il sito è questo: http://www.molisevacanze.it/content/section/25/87/
Questo antipastino è un crostone di pane tostato nel forno su cui devi appoggiare una bella Tropea, fatta a fettine sottili e ammorbidite in padella, e il solito kilo di vongole che hai selezionato col solito metodo dello chef. Quando le cipolle saranno ammorbidite ci butterai dentro le vongole. Userai un po' di acqua delle vongole, filtrata nel colino con un batuffolo di cotone, per ammorbidire il pane, ma non troppo perchè ci vorrà anche uno spruzzo di aceto. Sale ovviamente non ce n'è bisogno. Il prezzemolo non lo dimenticare come ho fatto io oggi, ed anche uno spruzzo di pepe bianco.
Ma erano buonissime lo stesso!
Un blog fatto a uso e consumo degli amici, vecchi e nuovi, per trascinarli in questa grande passione, e perché "invitare qualcuno a mangiare da te significa incaricarsi della sua felicità per tutto il tempo che sta sotto il tuo tetto", e anche perché "cucinare per le persone alle quali si vuole bene significa impegnare del tempo pensando ai loro gusti, alla loro crescita e al loro benessere".
Andiamo a incominciare
Basta fare un giro al mercato.
Già gli occhi si riempiono di colori, colori di pomodori e peperoni, caldi, rossi e carnosi come certe labbra che si offrono senza vergogna, ma anche caldi come il giallo di pani appena sfornati, sotto la cui crosta si indovina una tenerezza nuova.
E la verdura? ci offre tutte le tonalità dei verdi, che raccontano sommessamente di prati e di orti, innaffiati da uomini tranquilli in maniche di camicia, durante silenziosi tramonti.
Come si fa a non amare il cibo? Semplice, basta non amare gli umani.
Già gli occhi si riempiono di colori, colori di pomodori e peperoni, caldi, rossi e carnosi come certe labbra che si offrono senza vergogna, ma anche caldi come il giallo di pani appena sfornati, sotto la cui crosta si indovina una tenerezza nuova.
E la verdura? ci offre tutte le tonalità dei verdi, che raccontano sommessamente di prati e di orti, innaffiati da uomini tranquilli in maniche di camicia, durante silenziosi tramonti.
Come si fa a non amare il cibo? Semplice, basta non amare gli umani.
domenica 31 luglio 2011
Pranzo estivo 1 - cipollata con le vongole veraci
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Ti abbiamo linkato...se puoi ricambi?
RispondiEliminaNon avevo mai pensato a mettere le vongole su una bruschetta! Complimenti alla fantasia!