Anche la granita di limone ho l'impressione di averla già scritta.... va già ben che ho la forza di scrivere questa, il caldo mi fa impazzire....
Dopo un brevissimo giro della rete scrivo questa mia, che non ha nessuna pretesa di novità.
Ma è bona.
Il motivo di tanto impegno era l'avere a disposizione limoni che sapevo buoni e un rosmarino che sapevo unico. La mia amica Luisa mi ha insegnato che il rosmarino (così come le altre erbe aromatiche) quando cresce sul mare ha un altro profumo. Come ha ragione, lo adoro quel profumo, ci dormirei dentro. Per cui:
ho spremuto i cinque limoni a mia disposizione, uno dei quali ha avuto anche l'onore di farsi grattugiare la buccia. Ne sono venuti circa 250 cc di liquido, che ho pensato bene di non filtrare. Acqua: il doppio.
Zucchero: annoso problema, per il semplice motivo che non sappiamo quanto zuccherosi siano i nostri limoni, per cui sbagliamo sempre. Perché è ben noto che i limoni hanno tanto zucchero.
Io ne ho messo g. 250, ma bastavano 200.
Due rametti di rosmarino, tritati.
Procedimento solito: fai sciogliere lo zucchero nell'acqua portata a bollore, aggiungi il resto e metti il contenitore di alluminio nel freezer, ben sapendo che ogni tanto ci devi andare a dare una mescolata.
Eccola, splendida, quello che ci voleva per questa afosa sera d'estate, in cui l'aria ti pesa sulla testa e speri che si tramuti in una salutare tempesta di pioggia, alla quale ti esporrai pressoché nudo... ma sono solo sogni.
La prossima settimana non avrò il tempo di scrivere post, e, forse, neanche di cucinare. Tutt'al più incomincerò il lavoro dei titoli.
Vi abbraccio tutti. A settembre
euge
Un blog fatto a uso e consumo degli amici, vecchi e nuovi, per trascinarli in questa grande passione, e perché "invitare qualcuno a mangiare da te significa incaricarsi della sua felicità per tutto il tempo che sta sotto il tuo tetto", e anche perché "cucinare per le persone alle quali si vuole bene significa impegnare del tempo pensando ai loro gusti, alla loro crescita e al loro benessere".
Andiamo a incominciare
Basta fare un giro al mercato.
Già gli occhi si riempiono di colori, colori di pomodori e peperoni, caldi, rossi e carnosi come certe labbra che si offrono senza vergogna, ma anche caldi come il giallo di pani appena sfornati, sotto la cui crosta si indovina una tenerezza nuova.
E la verdura? ci offre tutte le tonalità dei verdi, che raccontano sommessamente di prati e di orti, innaffiati da uomini tranquilli in maniche di camicia, durante silenziosi tramonti.
Come si fa a non amare il cibo? Semplice, basta non amare gli umani.
Già gli occhi si riempiono di colori, colori di pomodori e peperoni, caldi, rossi e carnosi come certe labbra che si offrono senza vergogna, ma anche caldi come il giallo di pani appena sfornati, sotto la cui crosta si indovina una tenerezza nuova.
E la verdura? ci offre tutte le tonalità dei verdi, che raccontano sommessamente di prati e di orti, innaffiati da uomini tranquilli in maniche di camicia, durante silenziosi tramonti.
Come si fa a non amare il cibo? Semplice, basta non amare gli umani.
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Ciao, Euge! Coincidenza, anch'io ho poco tempo fa ho fatto la granita di limone utilizzando dei buonissimi agrumi provenienti da Amalfi.L'aggiunta del rosmarino mi sembra ottima per dare aroma e freschezza a questa sublime preparazione.
RispondiEliminaBuone vacanze!