Due ricettine ultrarapide, per non perdere l'abitudine di scrivere quello che cucino e che mi piace. La prima ricettina è mutuata da una quiche che ho fatto nel passato, di grande soddisfazione.
Si tratta di comperarsi un po' di broccoli e di farli a pezzettini abbastanza piccoli da poter essere cotti nel cestello a vapore in pochi minuti. In questi minuti farai a cubetti una fetta di speck spessa 5-10 millimetri che matterai in padella a prendere il colore. Poi la levi e nella stessa padella rosoli una mezza cipolla, un cucchiaio di olio evo e i broccoli.
Quando tutto è pronto rompi le uova, le sbatti, le sali, ci metti un po' di ricotta setacciata e mescoli tutto assieme.
Termini la frittata alla solita maniera.
Più veloce di così........
Un blog fatto a uso e consumo degli amici, vecchi e nuovi, per trascinarli in questa grande passione, e perché "invitare qualcuno a mangiare da te significa incaricarsi della sua felicità per tutto il tempo che sta sotto il tuo tetto", e anche perché "cucinare per le persone alle quali si vuole bene significa impegnare del tempo pensando ai loro gusti, alla loro crescita e al loro benessere".
Andiamo a incominciare
Basta fare un giro al mercato.
Già gli occhi si riempiono di colori, colori di pomodori e peperoni, caldi, rossi e carnosi come certe labbra che si offrono senza vergogna, ma anche caldi come il giallo di pani appena sfornati, sotto la cui crosta si indovina una tenerezza nuova.
E la verdura? ci offre tutte le tonalità dei verdi, che raccontano sommessamente di prati e di orti, innaffiati da uomini tranquilli in maniche di camicia, durante silenziosi tramonti.
Come si fa a non amare il cibo? Semplice, basta non amare gli umani.
Già gli occhi si riempiono di colori, colori di pomodori e peperoni, caldi, rossi e carnosi come certe labbra che si offrono senza vergogna, ma anche caldi come il giallo di pani appena sfornati, sotto la cui crosta si indovina una tenerezza nuova.
E la verdura? ci offre tutte le tonalità dei verdi, che raccontano sommessamente di prati e di orti, innaffiati da uomini tranquilli in maniche di camicia, durante silenziosi tramonti.
Come si fa a non amare il cibo? Semplice, basta non amare gli umani.
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