Anche questa ricetta di Barbara è buonissima, io l'ho trovata splendida e facile, cosa che non guasta: del resto non avevo mai cucinato le capesante ed ero molto curioso.
Ci vogliono, sempre per quattro, sedici capesante (lo so, non è proprio il momento questo, bisogna fare un leasing), quattro etti di porri, una patata media, venti grammi di burro, un po' di erba cipollina, un'arancia, sale e pepe.
Affetti i porri e tagli le patate alla boulanger, che vorrebbe dire a fette di 3-4millimetri.
Li sbatti in padella col burro che hai già fuso, sali e stufi per qualche minuto. Indi aggiungi un po' di acqua, per portarli a cottura, che ci vorrà quel quarto d'ora. E ci metti la ciboulette tagliata con la forbice.
Intanto che cuociono ti pulirai le capesante, eliminando il corallo (non lo buttare, per carità, fattici il giorno dopo un sughetto per la pasta!) e tagli le noci in due o, a tuo piacere, a fettine.
Ti spremi l'arancia e fai la scorza a julienne.
Dato che per pulire le capesante non avrai impiegato più di dieci minuti te ne restano cinque per saltare nel burro residuo le capesante, unirvi il succo d'arancia e le scorze, e avrai il tempo di farli ridurre.
Hai finito, ti resta solo da impiattare
Un blog fatto a uso e consumo degli amici, vecchi e nuovi, per trascinarli in questa grande passione, e perché "invitare qualcuno a mangiare da te significa incaricarsi della sua felicità per tutto il tempo che sta sotto il tuo tetto", e anche perché "cucinare per le persone alle quali si vuole bene significa impegnare del tempo pensando ai loro gusti, alla loro crescita e al loro benessere".
Andiamo a incominciare
Basta fare un giro al mercato.
Già gli occhi si riempiono di colori, colori di pomodori e peperoni, caldi, rossi e carnosi come certe labbra che si offrono senza vergogna, ma anche caldi come il giallo di pani appena sfornati, sotto la cui crosta si indovina una tenerezza nuova.
E la verdura? ci offre tutte le tonalità dei verdi, che raccontano sommessamente di prati e di orti, innaffiati da uomini tranquilli in maniche di camicia, durante silenziosi tramonti.
Come si fa a non amare il cibo? Semplice, basta non amare gli umani.
Già gli occhi si riempiono di colori, colori di pomodori e peperoni, caldi, rossi e carnosi come certe labbra che si offrono senza vergogna, ma anche caldi come il giallo di pani appena sfornati, sotto la cui crosta si indovina una tenerezza nuova.
E la verdura? ci offre tutte le tonalità dei verdi, che raccontano sommessamente di prati e di orti, innaffiati da uomini tranquilli in maniche di camicia, durante silenziosi tramonti.
Come si fa a non amare il cibo? Semplice, basta non amare gli umani.
sabato 24 dicembre 2011
Ricette per le feste - porri, patate e capesante
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anche io ieri sera avevo capesante come antipasto,semplicemente gratinate con pane, scorza d'arancio e granella di pistacchio...buone e originali le tue ! Buon Natale e felice 2012 che si realizzino i tuoi desideri, un abbraccio...
RispondiEliminaBuone buone buone, le voglio fare anche io così, tanto me ne sono avanzate......
RispondiEliminaIl mio desiderio è quello del ristorantino.... chissà?
Un abbraccione anche a te e a tutti i tuoi cari, BUONE FESTE!!!!