Perché ti puoi trovare nella situazione di non avere in casa niente di fresco e allora devi aguzzare l'ingegno.... e la cosa, non negarlo, è parecchio divertente.
Quindi devi frugare nella dispensa, e l'elenco delle cose trovate è questo:
- pasta secca formato conchiglie;
- una confezione di piselli-carote in scatola (vedi che non è un errore tenerne un po' in casa);
- semi di sesamo, conservati nel vasetto bormioli a tenuta;
- olio evo, sale e dado vegetale li diamo per scontati in quanto sempre presenti.
In particolare no cipolla, no aglio, no odori freschi, no formaggio, no pomodoro.
Quindi il sugo l'ho fatto saltando in padella con un filo d'olio i
piselli e le carotine, e aggiungendovi il sesamo per farlo un po'
tostare.
Per guadagnare qualcosa in sapore la pasta l'ho cotta "a risotto" con acqua bollente e dado.
Quando è stata pronta l'ho saltata insieme al "sugo" e l'ho servita, e il sesamo e i pisellini si sono infilati nelle cavità delle conchiglie, cosicché anche l'occhio ha avuto la sua parte......
Pensavo peggio, ma di molto.
Un blog fatto a uso e consumo degli amici, vecchi e nuovi, per trascinarli in questa grande passione, e perché "invitare qualcuno a mangiare da te significa incaricarsi della sua felicità per tutto il tempo che sta sotto il tuo tetto", e anche perché "cucinare per le persone alle quali si vuole bene significa impegnare del tempo pensando ai loro gusti, alla loro crescita e al loro benessere".
Andiamo a incominciare
Basta fare un giro al mercato.
Già gli occhi si riempiono di colori, colori di pomodori e peperoni, caldi, rossi e carnosi come certe labbra che si offrono senza vergogna, ma anche caldi come il giallo di pani appena sfornati, sotto la cui crosta si indovina una tenerezza nuova.
E la verdura? ci offre tutte le tonalità dei verdi, che raccontano sommessamente di prati e di orti, innaffiati da uomini tranquilli in maniche di camicia, durante silenziosi tramonti.
Come si fa a non amare il cibo? Semplice, basta non amare gli umani.
Già gli occhi si riempiono di colori, colori di pomodori e peperoni, caldi, rossi e carnosi come certe labbra che si offrono senza vergogna, ma anche caldi come il giallo di pani appena sfornati, sotto la cui crosta si indovina una tenerezza nuova.
E la verdura? ci offre tutte le tonalità dei verdi, che raccontano sommessamente di prati e di orti, innaffiati da uomini tranquilli in maniche di camicia, durante silenziosi tramonti.
Come si fa a non amare il cibo? Semplice, basta non amare gli umani.
martedì 6 dicembre 2011
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