Oggi ho fatto anche questa ricetta e tutti quelli che la hanno assaggiata ne sono rimasti entusiasti. E anche io, quando l'ho assaggiata da Marta e Donatella di Chef per caso l'ho molto apprezzata.
Non solo perchè è buona ma perchè è anche semplice da farsi, e questa è una cosa importante....
La racconto come l'ho fatta oggi, chiedendo scusa anzitempo per le imprecisioni.
La prima cosa da fare è quella di comperarsi un bel mazzo di asparagi, e di cucinarli al vapore. Dopodichè ti comperi una ventina di fettina di prosciutto crudo dolce, un bel Parma secondo me è una scelta quasi obbligata. Ci vuole anche un po' di erba salvia. E il petto di pollo, evidentemente.
Si tratta di fare delle fettine di petto di pollo molto sottili. La soluzione più intelligente e che consiglio ai miei lettori è quella di farsele fare direttamente dal pollivendolo, che in questo è sicuramente bravissimo. Lo spessore perfetto direi è 5 millimetri. Quelle che ho fatto io oggi non erano nè così sottili e neanche regolari, ma sono state buone lo stesso.
Quando avrai preparato tutto sul tavolo davanti a te incominci così: una fettina di petto di pollo, una spennellata di olio, una presina di sale, una fettina di prosciutto crudo, una o due foglioline di salvia, l'asparago.
Arrotoli come se dovessi arrotolare un sigaro. Questo sigaro andrà sigillato dentro una caramella di carta alluminio e sbattuto in forno a 210 °C per 10 o 12 minuti.
Quando tiri fuori dal forno la caramella la tagli a fettine oblique (scaloppare), un goccio di olio buonissimo e quelle meravigliose palline nere che sono i semi di papavero.
Eccola, la mia, non è splendida ma posso sicuramente migliorare.....
Un blog fatto a uso e consumo degli amici, vecchi e nuovi, per trascinarli in questa grande passione, e perché "invitare qualcuno a mangiare da te significa incaricarsi della sua felicità per tutto il tempo che sta sotto il tuo tetto", e anche perché "cucinare per le persone alle quali si vuole bene significa impegnare del tempo pensando ai loro gusti, alla loro crescita e al loro benessere".
Andiamo a incominciare
Basta fare un giro al mercato.
Già gli occhi si riempiono di colori, colori di pomodori e peperoni, caldi, rossi e carnosi come certe labbra che si offrono senza vergogna, ma anche caldi come il giallo di pani appena sfornati, sotto la cui crosta si indovina una tenerezza nuova.
E la verdura? ci offre tutte le tonalità dei verdi, che raccontano sommessamente di prati e di orti, innaffiati da uomini tranquilli in maniche di camicia, durante silenziosi tramonti.
Come si fa a non amare il cibo? Semplice, basta non amare gli umani.
Già gli occhi si riempiono di colori, colori di pomodori e peperoni, caldi, rossi e carnosi come certe labbra che si offrono senza vergogna, ma anche caldi come il giallo di pani appena sfornati, sotto la cui crosta si indovina una tenerezza nuova.
E la verdura? ci offre tutte le tonalità dei verdi, che raccontano sommessamente di prati e di orti, innaffiati da uomini tranquilli in maniche di camicia, durante silenziosi tramonti.
Come si fa a non amare il cibo? Semplice, basta non amare gli umani.
domenica 24 aprile 2011
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