Anche questo è un piattino di velocità ma attenzione a non sottovalutarlo!
Ho in frigo una buona salsa di pomodoro, profumata al punto giusto, e oggi un paio di mestoli sono finiti in questa salsa preparata nel tempo di cottura della pasta.
Un pugno di pinoli e uno di olive nere, buone, non comprate ma regalate, sono andati a rosolare rapidamente nella padella. Non appena i pinoli hanno incominciato a prendere il colore ho buttato la salsa, solo per scaldarla, era già cotta. Quando si è scaldata ci ho buttato dentro una ricottina del supermercato, di quelle vendute nei pacchetti da due. Io, a differenza di Anna The Nice, non ho il caseificio sotto casa, e mi arrangio come posso.
Ma il risultato finale non è stato proprio niente male.
Un blog fatto a uso e consumo degli amici, vecchi e nuovi, per trascinarli in questa grande passione, e perché "invitare qualcuno a mangiare da te significa incaricarsi della sua felicità per tutto il tempo che sta sotto il tuo tetto", e anche perché "cucinare per le persone alle quali si vuole bene significa impegnare del tempo pensando ai loro gusti, alla loro crescita e al loro benessere".
Andiamo a incominciare
Basta fare un giro al mercato.
Già gli occhi si riempiono di colori, colori di pomodori e peperoni, caldi, rossi e carnosi come certe labbra che si offrono senza vergogna, ma anche caldi come il giallo di pani appena sfornati, sotto la cui crosta si indovina una tenerezza nuova.
E la verdura? ci offre tutte le tonalità dei verdi, che raccontano sommessamente di prati e di orti, innaffiati da uomini tranquilli in maniche di camicia, durante silenziosi tramonti.
Come si fa a non amare il cibo? Semplice, basta non amare gli umani.
Già gli occhi si riempiono di colori, colori di pomodori e peperoni, caldi, rossi e carnosi come certe labbra che si offrono senza vergogna, ma anche caldi come il giallo di pani appena sfornati, sotto la cui crosta si indovina una tenerezza nuova.
E la verdura? ci offre tutte le tonalità dei verdi, che raccontano sommessamente di prati e di orti, innaffiati da uomini tranquilli in maniche di camicia, durante silenziosi tramonti.
Come si fa a non amare il cibo? Semplice, basta non amare gli umani.
martedì 4 ottobre 2011
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
non fa niente che non hai il caseificio sotto casa, ti arrangi davvero benissimo.
RispondiEliminaBravo
Anna