Lo so bene, prima di postare una ricetta, foss'anche la più semplice, dovrei andare a cercare sulla rete, sui libri, bisognerebbe insomma fare un minimo di ricerca.
Ma il tempo mi è tiranno e allora la scrivo come mi è stata raccontata e con qualche mia personalissima aggiunta.
Gli è che oggi avevo a portata di mano fave appena raccolte, e non potevo farmele sfuggire.
Quindi le ho sbucciate, saranno state poco più di un etto. Ho trovato tre cipollotti e li ho affettati. Li ho messi a soffriggere con un cucchiaio di olio evo, uno spicchio d'aglio incamiciato e due foglie di alloro. Non appena hanno preso il colore ho buttato le fave. Un minutino di riscaldamento, le fave erano piuttosto piccole. Ho ritenuto, per finire di cuocerle e per non distruggere il loro dolce, di aggiungere un dito di vino bianco secco.
(A proposito, questo connubio olio-vino mi fa impazzire. Perché è così buono?)
Si è trattato soltanto di di far evaporare il vino e di saltare la pasta.
Ecco una ricettina che fatta con i migliori ingredienti diventa un piatto speciale. Davvero.......
Un blog fatto a uso e consumo degli amici, vecchi e nuovi, per trascinarli in questa grande passione, e perché "invitare qualcuno a mangiare da te significa incaricarsi della sua felicità per tutto il tempo che sta sotto il tuo tetto", e anche perché "cucinare per le persone alle quali si vuole bene significa impegnare del tempo pensando ai loro gusti, alla loro crescita e al loro benessere".
Andiamo a incominciare
Basta fare un giro al mercato.
Già gli occhi si riempiono di colori, colori di pomodori e peperoni, caldi, rossi e carnosi come certe labbra che si offrono senza vergogna, ma anche caldi come il giallo di pani appena sfornati, sotto la cui crosta si indovina una tenerezza nuova.
E la verdura? ci offre tutte le tonalità dei verdi, che raccontano sommessamente di prati e di orti, innaffiati da uomini tranquilli in maniche di camicia, durante silenziosi tramonti.
Come si fa a non amare il cibo? Semplice, basta non amare gli umani.
Già gli occhi si riempiono di colori, colori di pomodori e peperoni, caldi, rossi e carnosi come certe labbra che si offrono senza vergogna, ma anche caldi come il giallo di pani appena sfornati, sotto la cui crosta si indovina una tenerezza nuova.
E la verdura? ci offre tutte le tonalità dei verdi, che raccontano sommessamente di prati e di orti, innaffiati da uomini tranquilli in maniche di camicia, durante silenziosi tramonti.
Come si fa a non amare il cibo? Semplice, basta non amare gli umani.
martedì 10 aprile 2012
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E non una spolverata di pecorino sopra? Ci starebbe benissimo!
RispondiEliminaCiao!,passa dal mio blog se ti va :)
Io la faccio con la pancetta affumicata a cubetti e con il pecorino. proverò anche questa variante!!!
RispondiEliminaMarvy