Si tratterà di farsi il pesto, o di farselo fare, o di comperarne il miglior vasetto che si trovi in circolazione in quel momento nel posto dove voi siete. Nel mio blog c'è anche la ricetta, qui.
Comunque ottenuto dovrete farne delle piccole palline, poggiarle su un foglio di carta forno e metterle a congelare, così
Adesso ti devi fare la pasta fresca, con le farina che vuoi, con la quantità di uova che vuoi, insomma come ti pare. Poi te la stenderai e con un coppapasta farai dei bei cerchi.
Dentro ognuno ci sbatti con delicatezza la pallina congelata, lo bagni, lo chiudi e il gioco è fatto!
Non è vero: io sono negato in queste operazioni per le quali la manualità è importante, per cui non ho avuto il coraggio di chiamare i miei manufatti in un modo diverso da "pasta". Voi che siete bravi li potrete chiamare, "pansoti", "tortelli" e quant'altro.
Però il gioco è fatto ma non finito: dovrai a questo punto preparare per ogni piatto un letto di purè di patate che sarà la salsa della tua pasta, assieme, se te lo puoi permettere da un punto di vista della salute, un filo di burro fuso.
(n.b.: anche sul purè ci sarebbero da fare tanti discorsi: ad esempio Artusi non ci mette il formaggio parmigiano.....)
Eccola, la mia pasta ripiena, che nell'orrida foto ricorda certe cavità umane.....
ma è tutto buonissimo, ve lo giuro.
Buon 2014!!!
Finiamo l'anno con un po' di musica, quella che rilassa ed eccita, quella famosa, quella che "come sarebbe bello suonarla insieme (se fossimo capaci)"....
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