Càpita che ti trovi a mezzogiorno con poche idee, hai fretta e soprattutto hai in testa l'apericena della sera. E l'apericena ti ha fatto perdere anche due ore di vita al supermercato, e arrivi a casa stremato, e non c'è neanche tuo figlio a darti una mano con i pacchi della spesa.
Ebbene, anche in quel momento puoi avere un guizzo che ti permette di farti un piattino carino, e di rimetterti in pace col mondo, e di affrontare la preparazione dell'apericena pieno di entusiasmo. Ma questa è un'altra storia.
Due ingredienti: due peperoni, uno rosso e uno giallo, e un broccolo, stazionanti entrambi in frigo e desiderosi si uscirne. Il peperone ormai viene sistematicamente tagliato a fettine e messo in padella col sale per fargli dare l'acqua: è un trucco digestivo, molto efficace.
L'idea iniziale era di saltarli in padella con uno spicchio d'aglio vestito,olio e peperoncino.
Intanto che allegramente saltano mi viene in mente di provare se l'agrodolce ci possa star bene. Detto fatto. Il mio è stato un agrodolce estremamente rapido casalingo e dosato a occhio, ma fatto con il mio aceto rosso e lo zucchero, e basta. Quindi le dosi non le posso scrivere.
Però sono andato, per amor di completezza, a vedere sulla Garzantina di Allan Bay e dato che la ricetta mi sembra interessante la riporto virgolettata: "Fate ammollare 80 g di uvetta e 80 g di albicocche secche nel tè tiepido per 30' poi scolatele, strizzatele e tritatele. Versate 50 g di zucchero in un pentolino, fatelo caramellare a fuoco bassissimo mescolando con un cucchiaio di legno e uniteci 2 dl di aceto di mele, e la frutta tritata. Portate a bollore e lasciate sobbollire per 5', mescolando. Infine aromatizzate la salsa con pepe, noce moscata e cannella".
(nota di euge: sono certo che sia buonissimo e molto profumato. Non è certo una ricetta da farsi estemporaneamente mentre ne prepari un'altra. Secondo me il top è prepararselo in un pomeriggio di relax, farne tanto, conservarlo nei barattoli chiusi come le marmellate e metterlo per una settimana sulle pietanze più svariate......)
Un blog fatto a uso e consumo degli amici, vecchi e nuovi, per trascinarli in questa grande passione, e perché "invitare qualcuno a mangiare da te significa incaricarsi della sua felicità per tutto il tempo che sta sotto il tuo tetto", e anche perché "cucinare per le persone alle quali si vuole bene significa impegnare del tempo pensando ai loro gusti, alla loro crescita e al loro benessere".
Andiamo a incominciare
Basta fare un giro al mercato.
Già gli occhi si riempiono di colori, colori di pomodori e peperoni, caldi, rossi e carnosi come certe labbra che si offrono senza vergogna, ma anche caldi come il giallo di pani appena sfornati, sotto la cui crosta si indovina una tenerezza nuova.
E la verdura? ci offre tutte le tonalità dei verdi, che raccontano sommessamente di prati e di orti, innaffiati da uomini tranquilli in maniche di camicia, durante silenziosi tramonti.
Come si fa a non amare il cibo? Semplice, basta non amare gli umani.
Già gli occhi si riempiono di colori, colori di pomodori e peperoni, caldi, rossi e carnosi come certe labbra che si offrono senza vergogna, ma anche caldi come il giallo di pani appena sfornati, sotto la cui crosta si indovina una tenerezza nuova.
E la verdura? ci offre tutte le tonalità dei verdi, che raccontano sommessamente di prati e di orti, innaffiati da uomini tranquilli in maniche di camicia, durante silenziosi tramonti.
Come si fa a non amare il cibo? Semplice, basta non amare gli umani.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento