Andiamo a incominciare

Basta fare un giro al mercato.
Già gli occhi si riempiono di colori, colori di pomodori e peperoni, caldi, rossi e carnosi come certe labbra che si offrono senza vergogna, ma anche caldi come il giallo di pani appena sfornati, sotto la cui crosta si indovina una tenerezza nuova.
E la verdura? ci offre tutte le tonalità dei verdi, che raccontano sommessamente di prati e di orti, innaffiati da uomini tranquilli in maniche di camicia, durante silenziosi tramonti.
Come si fa a non amare il cibo? Semplice, basta non amare gli umani.

giovedì 4 novembre 2010

L'insalata caprese, nel bicchiere

La parola d'ordine è: ricuperare il tempo perduto. Ma è solo un'illusione.... i giorni e le ore persi non ritorneranno, e i pranzetti che si sarebbero potuti fare sfumati.
Comunque illudiamoci di riuscirci.
Intanto mi scuso con i miei amici lettori ma fra due giorni di festa fuori casa e due giorni di attività lavorativa intensa non ce l'ho fatta a scrivere qualcosa di decente (ma ho pensato tanto). Abbiate fiducia per il futuro, vi dico solo questo.

La prima ricetta di oggi è un antipastino che ho mangiato da Luisa, grande cuoca e amica, che qui ringrazio per entrambe le cose.
E' simpatico, originale, richiede poca fatica e fa una grande figura: perfetto quindi per il mio blog.
L'unica avvertenza è quella di avere il bicchiere adatto, che io penso sia il tumbler anche detto Old Fashioned, qui lo trovi
http://it.wikipedia.org/wiki/Tumbler

Eccolo:

la foto è quella di quando l'ho preparato per tanti coperti, in uno dei miei pranzi sul luogo di lavoro, e devo dire che non è proprio dispiaciuto.











Gli ingredenti te li scrivo per otto:
tre etti di mozzarella di bufala campana, due di stracchino "buono", 100 cc (mezzo cartone) di panna fresca, mezzo chilo di pomodori maturi, buoni da essere frullati, basilico, olio evo, sale.

Frulli la mozzarella, lo stracchino e la panna, aggiusti col sale e metti qualche cucchiaio di olio. E questo è lo strato basso del bicchiere, la prima metà.
Poi frulli il pomodoro, aggiusti di sale e metti qualche cucchiaio di olio.
Il problema qui è l'acqua di vegetazione: se è un'insalata non puoi certo cuocere la passata (oppure lo fai di nascosto anche a te stesso), puoi provare ad arrangiarti con un colino.
Comunque sia occhio a versare la passata sulla frullata di mozzarella solo all'ultimo: sennò cola, e invece il look deve essere due colori ben separati fra loro.
Hai finito: metti solo il rametto di basilico.

E incominci a pensare alla bandiera, alla pizza, alla Regina e a Carducci, all'Italia dell'Ottocento..........

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