La minestra si fa
passo dopo passo... anche fare una minestra è segno di amore.
Le dosi saranno
quindi per due persone.
Un soffritto di
cipolla non potrà starci male, una mezza cipolla dorata, che è più aromatica.
Un po' di olio, due
cucchiai, e la fiamma, non vivace.
Dobbiamo scegliere
quindi quale sarà la verdura principale: tanto per incominciare lo
zucchino, che c'è sempre. Ma anche i fagiolini, la zucca i piselli
(vedi il sito: www.verduredistagione.it).
La minestra, o
minestrina che si voglia dire, deve comunque avere una sua densità,
se troppo brodosa scappa dal cucchiaio, schizza addosso, obbliga a
sorbire rumorosamente, è una schifezza, insomma. Cosa è che dà
densità? Le uova, certo, la panna, certo che sì, ma noi usiamo la
patata, tubero che ha nutrito generazioni. La patata ha una storia
dentro di sé e noi non gliela leveremo di certo.
Quindi nel soffritto
ci metteremo la nostra patata, una, tagliata a cubetti. Appena
tagliata sbatterla nel soffritto. Non deve toccare l'acqua, se no
l'amido, che è l'ingrediente che dà densità, se ne va via.
Adesso il nostro
soffritto di base è pronto.
Ci buttiamo dentro
l'acqua: per due innamorati basterà mezzo litro. E' un tempo della vita in
cui la minestra non è la cosa più importante. E un dado, magari di
buona qualità.
Quando bolle ci
buttiamo la verdura che abbiamo scelto, diciamo gli zucchini, tre o
quattro per due persone. La regola è che più i pezzettini sono
piccoli e meno dovranno cuocere. I piselli, specie se freschi, han
bisogno di pochi minuti. La zucca vorrà un po' di più. Assaggiare
durante la cottura, e condividere l'assaggio sorridendo, è una buona scelta.
Assieme agli
zucchini una mezza carota e una gamba di sedano daranno un tocco di
freschezza.
Praticamente la
minestra è finita: però bisogna decidere prima, all'inizio di tutto, se la si vuole
frullare o no. Scelta che rivela tanto di ogni persona.
Se la vuoi frullare
col minipimer ti sarai organizzato con un pentolino a parte dove
avrai cotto due pugni di pasta, piccolina però, che butterai dentro
dopo la frullata. Minestra frullata ma pasta intera...
Se no butti la pasta
direttamente nella pentola e aspetti quei minuti che cuocia.
Il minestrone è
uguale ma vuole più verdura. Potrei dire che è più grossolano,
anche perché permette di svuotare il frigo, e poi ci metti dentro
anche il pesto...
La minestra è più
fine, più adatta a un amore in itinere...
A Roberto, Amico di una vita